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Perché NO. La schiavitù dell'energia.

 

 

«Distruggiamo la bellezza del paesaggio perché gli splendori della natura, liberamente disponibili, non hanno alcun valore economico. Saremmo capaci di spegnere il sole e le stelle perché non pagano un dividendo.»

John Maynard Keynes, economista britannico (1883-1946) [Collected Writings, London, 1971-1989, vol. XXI, p.242]

 

È ormai chiaro a tutti che il problema dell'energia, dell'acqua e delle risorse materiali sarà il vero problema del nostro secolo XXI. In queste brevi note cerchiamo di elencare i pro e i contro   delle forme di energia che vengono proposte alle comunità per risolvere i problemi energetici dovuti alla prevista futura scarsità del petrolio.

Ricordiamo che il costo del petrolio è salito negli ultimi anni in modo incredibile (vedi il   grafico relativo al periodo 1861-2007 e 2000-2019). Il reperimento di giacimenti di petrolio ha dei costi enormi se si pensa alle perforazioni sempre più profonde e alle guerre fatte in suo nome, oltre che ai danni ambientali. Il potere reale del mondo, nelle mani dei detentori del capitale e dei petrolieri, è a un punto di svolta. Le condizioni attuali non potranno reggere, nei prossimi decenni, se non si interviene con piani strategici tempestivi per la riorganizzazione delle democrazie capitaliste occidentali e del giovane capitalismo cinese; per fortuna molte economie emergenti si stanno adoperando per una svolta: Brasile e India in testa. Molti economisti avevano previsto questo ma ora non sono più sufficienti i "... l'avevo detto!" ma soluzioni e metodi per riorganizzare e distribuire in modo organico, efficace ed efficiente le risorse e le ricchezza derivanti dalla gestione dell'energia.

 
 
Variazione del prezzo del petrolio (1861-2007 e 2000-2019). 

 

Questa sfida non è esclusivamente economica ma è la vera sfida di ogni democrazia capitalista riformata. Nel nuovo capitalismo parte dei profitti dovrebbero essere reinvestiti per risarcire i danni ambientali e sociali che ha fin qui indotto il processo di creazione del profitto del capitalismo piratesco. Ogni democrazia matura non può più tollerare l'accumulo senza limiti del capitale a danno delle comunità e delle generazioni future, ciò significherebbe tornare indietro in un passato di schiavitù e oppressione..

Chi sostiene il nucleare lo fa per motivi economici di una ristretta lobby e non per il bene comune. Chiunque abbia fiducia nel progresso vuole che le ricerche nel settore nucleare continuino ancora, ed è per questo che ogni nazione dovrebbe investire delle cifre contenute per continuare la ricerca scientifica, magari progettando seriamente i depositi di scorie o immaginando altre soluzioni per ora costose ma che in futuro potrebbero essere attuate efficacemente. Ciò non toglie che la tecnologia nucleare non sia matura, perché il livello di civiltà, sensibilità e attenzione è poco sviluppata negli attuali detentori del potere economico che sono stati educati al solo profitto, al di sopra di ogni altro valore di civiltà e progresso.

Ecco perché, se dei danni sono stati previsti perché possibili, questi ci saranno sicuramente in quanto i profitti individuali saranno massimizzati a discapito della collettività e delle generazioni future, riducendo i costi di gestione e aumentando i costi   ambientali; non possiamo permetterci il  rischio che dei rifiuti altamente pericolosi possano essere gestiti attraverso organizzazioni criminali e politiche senza scrupoli che non hanno rispetto alcuno per la vita umana né per le generazioni future. E non stiamo chiamando in causa i possibili disastri futuri sul modello di quelli prodotti in anni recenti, vedasi al solo titolo di esempio i disastri di Fukushima (Giappone) e Černobyl' (Russia) oppure lo storico incidente di Three Mile Island (Stati Uniti).

 
Tempi di decadimento delle maggiori sorgenti radioattive (uranio, plutonio, torio): da centinaia a migliaia di anni per raggiungere la radioattività naturale a partire dai prodotti di fissione dopo il trattamento nella centrale nucleare (fonte Wikipedia, Wiki commons).

 

I motivi principali per i quali la scelta nucleare non è conveniente sono i seguenti:

  • I tempi di decadimento delle scorie radioattive (vedi grafico poco sopra) sono elevatissimi (>1000 anni), e anche se c'è chi sostiene che le centrali a Torio producono scorie con decadimenti più rapidi, siamo sempre nell'ordine delle migliaia di anni per ritornare ai livelli di radioattività naturale (prima del trattamento).
  • I costi di realizzazione di depositi di scorie è molto alto ed inoltre non è possibile garantire totalmente la loro sicurezza (nel   2008 gli Stati Uniti   hanno abbandonato il progetto Yucca Mountain nuclear waste repository costato oltre 7 miliardi di dollari).
  • Lo stoccaggio dei rifiuti ha dei costi elevatissimi e sono costi perpetui (affitto), sino ad ora tenuti nascosti dai governi.
  • I costi per la sicurezza strutturale degli impianti sono elevati (anti-sismici, anti-impatto aereo)
  • I costi per la sicurezza degli impianti a regime sono elevati (radioactivity hazard, anti-terrorismo).
  • I   tempi (5-10 anni) e i costi di progetto e realizzazione sono elevatissimi e sopportabili solo da stati e grosse multinazionali.
  • I costi di smantellamento e di recupero ambientale e sociale sono elevatissimi.
  • La vita media di una centrale (20-30 anni) è basso rispetto all'investimento elevato.
  • I   costi dei combustibili nucleari (prevalentemente uranio e torio) sono elevati vista la scarsità e non abbiamo nessuna certezza sui loro costi in futuro.
  • Visti gli elevati costi di start-up, di gestione e di smantellamento, l'energia nucleare è in mano a poche lobby di potere che si comporterebbero da monopolisti come è avvenuto per il petrolio.
  • I pericoli per la salute delle persone che abitano nel raggio di 5Km da una centrale nucleare sono gravi e documentati.
  • Pericoli di salute costanti per i lavoratori della centrale.
  • I pericoli potenziali per le generazioni future sono altissimi e i costi sociali inestimabili.

Sino ad oggi sono state rilevate contaminazioni di terra, acqua e aria documentate e pubblicate su riviste scientifiche [vedi riferimenti in fondo].

D'altro canto le energie rinnovabili, le cui tecnologie sono in continua espansione e miglioramento permettono di essere ottimisti per il futuro energetico. Infatti le fonti rinnovabili sono inesauribili perché legate ai tempi di vita del Sole (milioni di   anni). Le fonti   rinnovabili sono il   solare   nelle sue varie   forme (fotovoltaico, termodinamico e termico) e l'eolico.

"Limitatamente all'uso dell'energia eolica come fonte di energia elettrica, tra il 2000 e il 2006 la capacità mondiale installata è quadruplicata. Nel 2005 la nuova potenza installata è stata di 11.000 MW (megawatt), nel 2006 di 15.000 e nel 2007 di 20.000 MW. Nonostante la crisi economica, il 2008 è stato un anno record per l'energia eolica, con oltre 27.000 megawatt di nuova potenza installata in tutto il mondo. Da allora una grande crescita esponenziale ha portato ad avere già alla fine del 2008 una potenza cumulata totale di oltre 120 GW (gigawatt), producendo elettricità pari ad oltre l'1,5% del fabbisogno mondiale di energia." (Wikipedia)

"La serra fotovoltaica più grande al mondo si trova nel comune di Villasor (Sud Sardegna). Su una superficie di 27 ettari, dotata di 84000 pannelli in un solo campo solare e 134 serre, produce 20 MW. La centrale verde è stata realizzata con un investimento di 70 M€ dall'azienda indiana Mbcel in collaborazione con l'americana General Electric." (Wikipedia).  Come spesso accade, è stata impiantata senza il rispetto delle norme e con fini finanziari e ambientali speculativi, per questo è stata posta sotto sequestro nel luglio del 2015.

Un record di produzione da fotovoltaico è stato raggiunto nel 2014 dalla "Topaz Solar Farm" a San Luis ObispoCalifornia, pari a 550 MW di potenza elettrica: in grado di produrre 1053,37 GWh di energia elettrica nel 2014.

Energia disponibile in Italia (comparazione 2016 e 2017).

 

Tra le fonti alternative vi sono l'idroelettrico e le fonti geotermiche, i bio-combustibili vegetali (colza, mais, barbabietola, jatropha, alghe), i bio-gas (da bio-massa: fermentazione di rifiuti organici) e gli oli esausti; altre fonti sono quelle delle maree oltre alle tecnologie basate sull'idrogeno già disponibili ma non ancora diffuse. La fusione nucleare sta avanzando lentamente con un grandissimo sforzo internazionale. Tutte aspirano alla realizzazione della sostenibilità economica e alla compatibilità ambientale.

  • Le fonti rinnovabili si basano su una tecnologia semplice ed efficace, la cui efficienza è crescente.
  • Attualmente si possono costruire centrali solari da centinaia di milioni di watt: centrali con concentratori a specchi parabolici o a torre solare da 200MW e oltre!
  • Attualmente si possono costruire generatori elettrici eolici ciascuno dei quali può generare potenze maggiori di 7MW (il record di produzione eolica 2021 è di 13 MW per una singola turbina).
  • L'energia rinnovabile non ha bisogno di energia esterna per innescare la produzione di corrente elettrica ma solo di celle fotovoltaiche, concentratori e inverter oppure di efficienti motori elettrici che sono elementi tecnologici alla portata di tutte le aziende piccole, medie e grandi e quindi non c'è pericolo di creazione di monopoli.
  • I costo delle centrali è limitato ed ammortabile in 20 anni e anche meno.
  • I costi di gestione e manutenzione sono bassissimi e alla portata di singole famiglie e di piccole comunità.
  • I costi di sicurezza e di smantellamento bassi e anch'essi alla portata di singoli e piccole comunità.
  • I danni   ambientali sono limitatissimi e recuperabili facilmente   (occupazione di suolo   orizzontale e verticale).
  • Non vi sono danni per la salute e pericoli per i lavoratori.
  • Elevate possibilità di occupazione perenni (fino a che c'è bisogno di energia).
  • Migliori tassi di miglioramento delle performance, in termini di efficienza, tra le fonti di energia.

Tra le tecnologie che hanno permesso di ridurre i costi del fotovoltaico sono le vernici attive, le microstrutture fotovoltaiche a film sottile, le tegole attive e modulari, i concentratori a specchio. In futuro ci saranno dei concentratori a nano antenna, che potranno   incrementare di uno o due ordini di grandezza (10-100) l'efficienza di cattura dei raggi solari.

La fusione nucleare (Wikipedia)
 
Il progetto ITER (EUROFusion, Reattore a fusione)

 

Il quadro non è completo e lo sviluppo tecnologico è continuo. La svolta è già in atto ma deve essere attuata con efficienza: il rischio dell'opzione nucleare a fissione è ancora in agguato a causa delle spinte politiche delle lobby che vogliono il monopolio dell'energia.

 

Risorse di rete

  • Intervento del fisico Gianni Mattioli sulla scelta nucleare in Italia (5 parti).
  • Raccomandazioni 2007 della   Commissine Internazionale per   la Protezione Radiologica   (ICRP 103, tradotto dall'originale inglese "The 2007 Recommendations of the International Commission on Radiological Protection" - Annals of the ICRP Volume 37/2-4, 2008) [documento citato da Mattioli].
  • Presa diretta: Sole, vento e alberi: guarda l'inchiesta completa (RaiPlay).
  • Esiste un'interessante inchiesta de "La 7 EXIT: ritorno al nucleare e la truffa dell'eolico" (puntata integrale, 27 maggio 2008).
  • Presa Diretta su RaiPlay: Nucleare; guarda l'inchiesta sul sito rai (versione integrale).
  • Report su RaiPlay: Girano le pale (28 novembre 2010).

 

Leggi

   Passi verso l'organizzazione di politiche dal basso a cura di Mauro Ennas

   Breve introduzione all'innovazione e ai suoi strumenti cura di Mauro Ennas

   La riconversione possibile a cura di Cinzia Guaita e Arnaldo Scarpa

   Carta dell'autosviluppo eco-solidale a cura della Rete delle associazioni

   La riconversione RWM: metodo e proposte a cura di Cinzia Guaita e Arnaldo Scarpa

 

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