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Quindi studi astrologia?

 

 

 

”Quindi studi astrologia?”, ovvero perché dovreste smettere di leggere l’oroscopo

Se fosse possibile prevedere il futuro, molte persone sarebbero interessate a conoscere il proprio. Quando gli uomini ancora non avevano elaborato un sistema di calendari, utilizzavano le stelle per orientarsi fra le stagioni e i periodi dell’anno, “prevedendo” l’evoluzione della natura. Le antiche popolazioni centro-asiatiche (Sumeri, Babilonesi) erano grandi osservatori del cielo. Gli Egiziani aspettavano la levata eliaca di Sirio per prevedere il tempo del raccolto e le inondazioni del Nilo (la levata eliaca, ossia il sorgere della stella poco prima del Sole, avviene in luglio). Non è da escludere che anche le popolazioni nuragiche facessero uso di calendari astronomici, come sembrano indicare particolari allineamenti di nuraghe e pozzi sacri.

 
Il sistema geocentrico Tolemaico e Zodiaco: la Terra al centro del mondo e il cielo stellato fisso.   

 

 
La Terra al centro del cosmo (Andreas CellariusHarmonia Macrocosmica, 1660/61).

 

In seguito, l’osservazione delle stelle assunse diversi significati: da previsioni degli eventi naturali si passò al voler prevedere i tempi più proficui per iniziare una guerra o conoscere il futuro di un regnante. Siamo nel periodo dell’Umanesimo europeo e l’astrologia inizia ad assumere i tratti più moderni, dalla quale ancora però si distingue in quanto gli oroscopi del Cinquecento e Seicento erano unici, venivano letti una volta sola nella vita ed avevano lo scopo di indicare le attitudini e la personalità di un individuo. È questo il periodo a cavallo della rivoluzione scientifica, in cui si diffuse in Europa l’interesse per pratiche come l’alchimia (i tarocchi erano stati inventati poco tempo prima e come gioco o espediente letterario, non per prevedere il futuro).

Appunti di Sir Isaac Newton (1642 – 1726) sull'Alchimia.

 

Alle grandi corti europee del Seicento, ogni regnante aveva un suo astrologo di corte, e molti di questi erano ben noti scienziati quali per esempio Tycho Brahe (1546-1601). Anche Newton e Galilei praticavano rispettivamente l’alchimia e l’astrologia, Newton addirittura con più interesse dei suoi studi fisici e Galilei per arrotondare i suoi guadagni.

Ma la situazione era ormai in evoluzione e l’astrologia si sarebbe staccata definitivamente dalla scienza. L’astrologia (specialmente quella odierna) infatti non è una scienza ma al massimo può essere considerata “pseudoscienza”, ossia una materia che vuole proporsi come una scienza ma non lo è, non ne rispetta le regole sancite dal metodo scientifico e non si sottopone ad analisi razionale. L’astrologia antica, intesa come studio delle stelle e dei loro moti, può invece considerarsi più simile all’astronomia moderna che all’astrologia.

Se c’è una cosa che gli astronomi tollerano a malapena, questa è che il loro studio venga confuso con l’astrologia. “Quindi sei astrologo?”, “Studi astrologia?”. L’astronomo dovrà trattenersi per rispondere adeguatamente a queste domande, che in realtà nascono spesso solo dalla confusione dei due termini e non da richieste di letture di oroscopi o ascendenti. La differenza fondamentale è che l’astronomia è una scienza, l’astrologia no.

L’astronomia (e l’astrofisica) studiano i corpi celesti nella loro natura fisica, cercando di spiegarne l’origine, la composizione, i moti e anche prevederne la fine. L’astrologia (in particolare quella attuale) cerca di prevedere il futuro degli uomini basando le proprie affermazioni sulla posizione degli astri nel cielo in un particolare momento (generalmente alla nascita, ma ormai qualsiasi istante viene utilizzato per elaborare oroscopi giornalieri, settimanali o mensili).

L’astrologia non si sottopone alle leggi scientifiche e ormai quasi ne va fiera, dichiarando di essere solo intrattenimento ma tirando in ballo concetti che vogliono imitare la scienza: forze, attrazioni dei corpi celesti, un determinato pianeta in una determinata costellazione e così via. Inutile dire che sia tutto falso, ma si può andare più in dettaglio sul perché queste affermazioni siano false.

Il primo concetto che spesso si sente è quello della “forza” che gli astri esercitano sugli altri oggetti. Tale forza deve presumibilmente essere la forza gravitazionale. Esistono quattro forze fondamentali in natura finora note; sono: la forza elettromagnetica, la forza forte, la forza debole (entrambe legate alla struttura degli atomi), e la forza gravitazionale. Fra le quattro, quella gravitazionale è la più debole. È chiaro quindi che i pianeti non esercitano alcun tipo di forza sugli esseri umani in quanto troppo lontani. I pianeti interferiscono appena fra di loro e, nel Sistema Solare, l’unico pianeta che influenza in maniera misurabile il moto del Sole è Giove. L’influenza che ne deriva è una leggera modifica della rotazione del Sole, ossia un effetto fisico, visibile, nulla che abbia a che fare con la capacità di fare scelte o con la fortuna. La risposta che viene data ad una spiegazione scientifica come questa è che invece la Luna influenza gli eventi sulla Terra, come le maree. L’influenza della Luna sul sollevamento ed abbassamento delle acque avviene su tutta la massa d’acqua del pianeta (il 70% della superficie sferica) ed è ininfluente sulla massa d’acqua di un qualunque essere umano. La forza di gravità è infatti minore se la massa è minore. La Luna non ha nemmeno alcun effetto sulle coltivazioni o sulla semina. Si tratta soltanto di retaggi di quando gli uomini basavano le loro attività sull’osservazione del cielo.

Altro concetto ricorrente è quello delle costellazioni, ossia delle figure immaginarie che gli antichi hanno voluto vedere nelle stelle del cielo e che sono state (e tuttora sono) strumento importante per la navigazione e l’orientamento. Ogni popolo ha avuto le sue costellazioni e già qui bisognerebbe chiedersi se l’astrologia basata sulle costellazioni greche valga per tutti i popoli del mondo, perché ricordiamo che la scienza deve essere ripetibile ed uguale ovunque. Le costellazioni sono effetti prospettici, non sono figure realmente esistenti nel cielo. Chi si trova all’emisfero sud non vedrà nemmeno le stesse stelle che vediamo noi all’emisfero nord, e chi dovesse andare su Marte non vedrà le nostre stesse costellazioni. Infatti, esse dipendono dalla nostra posizione e con il tempo, per via dell’espansione dell’universo e dei moti millenari, le stesse costellazioni attuali avranno forma diversa. Non si può quindi basare una previsione sulla posizione di un oggetto rispetto ad un altro che in realtà non esiste.

Un punto che molti astrologi sembrano dimenticare è che la Terra compie, durante il suo moto attorno al Sole, anche dei moti millenari, ossia movimenti impercettibili, dovuti all’attrazione della Luna o di altri pianeti massivi tipo Giove, che comportano variazioni della direzione dell’asse terrestre. Il moto più ‘evidente’ è la precessione degli equinozi, che causa la traslazione delle costellazioni nel cielo e i riferimenti di navigazione. Ai tempi degli antichi Egizi, il nord era indicato dalla stella Thuban, non dalla nostra Polaris. A livello astrologico, ne deriva che le costellazioni zodiacali (quelle che si utilizzano per le letture di oroscopi e ascendenti) cambiano nel tempo; il Sole non sorge più in corrispondenza delle stesse costellazioni e i segni zodiacali sono sfalsati di una o più posizioni. Se il vostro astrologo di fiducia utilizza ancora le tecniche e le concezioni babilonesi, probabilmente avete letto l’oroscopo del segno sbagliato per tutta la vostra vita.

Moto di precessione dell'asse terrestre. 

 

L’ultima considerazione è puramente statistica: ci sono ormai più di 7 miliardi di persone al mondo e solo 12 segni zodiacali (qualcuno direbbe 13: dobbiamo contare Ofiuco?). Com’è possibile descrivere la vita di una persona in base ad un segno zodiacale? Quante persone allora dovrebbero aver vissuto la stessa vita? All’incirca 600 milioni.

Questo può sembrare un semplice discorso sul perché l’astrologia sia falsa. Molti di questo ne sono già consapevoli ma continuano a seguirla. Il problema non è solo che sia notoriamente falsa (alcuni astrologi spiegano il loro non aver indovinato alcuna previsione dicendo che si tratta solo di intrattenimento) ma può anche essere pericolosa. Alcune persone ancora basano le loro scelte su cosa dice il loro oroscopo, finendo non solo per rifiutare la propria libertà di scelta in nome di qualcosa che non esiste ma anche precludendosi opportunità che sarebbero accessibili se portassero avanti le loro azioni con convinzione. Alcuni si giustificano dicendo che leggono l’oroscopo solo per intrattenersi e di non crederci in realtà, ma anche questo può essere nocivo. Ci si abitua a leggere teorie senza fondamento, non si allena il pensiero scientifico e si rischia di credere a qualsiasi altra teoria non scientifica (o addirittura cospirazionista) che qualcun altro vuole farci credere.

La più grave conseguenza è però quella che porta le persone a credere a chi offre cure basate sugli astri, oroscopi, presunte forze ed energie non meglio spiegate, che possono avere riferimenti più o meno espliciti con l’astrologia. Coloro che ci credono mettono a rischio la propria salute e sono spesso derubati. A ricevere il danno è poi la vera scienza che non solo ha difficoltà a farsi capire da chi non ha mai praticato il suo metodo di indagine, ma deve anche contrastare chi volutamente continua a credere alla pseudoscienza.

Il premio Nobel per la fisica (1965) Richard Feynman sulla ricerca scientifica nel campo della predizione del moto dei pianeti e sul nonsenso dell'astrologia: "La sole applicazioni cui posso pensare sono, in primo luogo, qualche prospezione geofisica nella predizione delle maree; al giorno d'oggi, più modernamente, nell'elaborare i movimenti dei satelliti e delle sonde planetarie, e così via, che inviamo e utilizziamo per calcolare e predire le posizioni dei pianeti, ciò ha una grande utilità per gli astrologi per pubblicare le loro predizioni e gli oroscopi nelle loro riviste. Questo nel quale viviamo è uno strano mondo nel quale i frutti del progresso nella comprensione vengono usati solo per continuare ad alimentare il nonsenso esistito per 2000 anni." (Cornell University Lectures, "The Character of Physical Law", 1964)

 

"La conoscenza degli effetti e l'ignoranza delle cause produsse l'astrologia."

 

Approfondimenti:

   Perché c'è ancora chi crede negli oroscopi? 

   Perché non credere agli oroscopi? Ecco la guida completa

   L'inconsistenza scientifica dell'astrologia

 

Leggi anche

   Il metodo scientifico è utile a tutti a cura di Arianna Manca

   Noam Chomsky: le armi del potere a cura di Mauro Ennas

 

Arianna Manca

 

 

 

Arianna Manca 

 (Iglesias, classe 1994)

2013: Maturità  scientifica presso ITIS Minerario "Asproni", Liceo Scientifico-Tecnologico di Iglesias; 2016: Laurea triennale in Fisica presso l'Università degli studi di Cagliari (UniCa); 2020: Laurea Magistrale in Fisica presso UniCa; 2020: Inizio Corso di dottorato in Astrofisica presso UniCa. Associato presso l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Appassionata di Storia e scrittura creativa.

 

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