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Trasparenza contro reticenza

 

 

 

«Il fiume degli eventi ristagna e non si sa quale direzione prenderà, e andiamo alla deriva in acque torbide. Poi l'acqua diventa limpida, il torrente scorre, e tutto torna trasparente
(Stefano Benni, Margherita Dolcevita, Feltrinelli 2005)

 

L'attuale profonda crisi della fiducia nelle istituzioni ha una cura: la trasparenza.

La trasparenza dell'amministrazione pubblica e della politica è una necessità vitale delle moderne democrazie (open government). La trasparenza delle azioni e degli atti formali garantisce la democrazia attraverso il controllo democratico sul conflitto d'interessi, sulla corruzione, sui favoritismi e sulle truffe.

La Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l'Integrità delle amministrazioni pubbliche è stata istituita con il decreto legislativo 150/2009 varato dal Governo Berlusconi IV in attuazione della legge 15/2009 (“riforma Brunetta”). La commissione è entrata in funzione nel 2010.

Con la legge 190/2012 ("legge anticorruzione") il Governo Letta ha cambiato denominazione alla CiVIT in ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) e per la valutazione e la trasparenza nelle amministrazioni pubbliche, potenziandone i poteri.

Il 15 febbraio 2013 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri (pubblicato il 14 marzo 2013, sulla Gazzetta Ufficiale n. 33) il pacchetto di misure che disciplina gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle Pubbliche Amministrazioni ed attua la legge anticorruzione 190/2012, vincolando politici e i parenti entro il secondo grado alla pubblicazione, tra le altre cose, delle loro situazioni patrimoniali.

Un anno più tardi il Governo Renzi con il decreto-legge 90/2014, convertito con modificazioni dalla legge 114/2014, ha soppresso l'Autorità facendone confluire strutture e personale nella Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) creata con la stessa norma. Il medesimo decreto ha soppresso l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, le cui funzioni e personale sono stati trasferiti all'ANAC.

Gli obblighi della trasparenza amministrativa (24 marzo 2020)

 

Questo è un primo importante passo nella direzione della trasparenza nella P. A. e nella lotta contro le clientele, le truffe e la corruzione nella gestione delle risorse pubbliche. C'è ancora una resistenza diffusa all'attuazione della legge, ma il monitoraggio democratico è già iniziato. Nelle righe che seguono vogliamo ampliare la riflessione sul significato e i benefici della trasparenza dell'azione amministrativa sulle comunità, in un momento delicato di crisi come quello che stiamo attraversando.

Nascondere i propri fini e giustificare i mezzi utilizzati per raggiungerli, sino ad oggi, è stato segno di acume politico, di furbizia, di capacità di manipolare gli antagonisti per realizzare i propri scopi e prevalere. Oggi, l'estremizzazione di questo modo di procedere, sta producendo i suoi effetti devastanti e non riesce a proteggere neppure la minoranza "furba" che intendeva proteggere.

Sino ad ora ha prevalso la logica del più forte, prima dell'individuo poi dei gruppi, ora è arrivato il tempo di dimostrare che la specie umana ha acquisito cognizione e capacità di migliorarsi globalmente, come un tutt'uno, come un'umanità consapevole e solidale, con le sue grandi conoscenze, con tutti i mezzi tecnologici e materiali di cui dispone.

Abbiamo sperimentato l'abbondanza di cibo, di merci e oggetti e, ciò nonostante, abbiamo anche visto e continuiamo a vedere la morte e la sofferenza in larga parte delle popolazioni povere, impoverite dallo sfruttamento selvaggio che ha arricchito pochi a spese della maggioranza.

Questa logica di sfruttamento di pochi, pochissimi, sulla maggioranza deve finire!

Per realizzare ciò abbiamo bisogno di ripartire dalle comunità. Abbiamo bisogno di razionalizzare e riorganizzare la convivenza e le azioni quotidiane a partire dalle piccole comunità come la nostra.

Per fare questo abbiamo bisogno di riacquistare fiducia nella possibilità di realizzare un cambiamento profondo nel modo di operare e rapportarci razionalmente con la realtà.

Il primo passo dovrà essere quello fatto dalle classi chiamate a guidare la comunità. Questi individui dovranno rispecchiare le capacità e l'integrità che merita la propria comunità di appartenenza e nella quale essa si specchia e si riconosce con orgoglio.

La trasparenza istituzionale gioca un ruolo fondamentale, essa è la materializzazione della chiarezza e dell'assunzione di responsabilità.

La trasparenza è la storicizzazione della propria forza e delle proprie debolezze, è la possibilità concreta di miglioramento continuo attraverso l'identificazione dei propri errori passati.

La trasparenza permette alla comunità di vigilare sulla correttezza e sull'equità delle azioni intraprese in nome della comunità e per il bene comune.

Ciò che ci distingue e ci ha sempre distinto è la capacità di riconoscere che abbiamo un comune destino perché viviamo nella stessa zona geografica e abbiamo un percorso comune storicizzato in secoli di relazioni e azioni nel territorio. È arrivato il momento di ritrovare il senso della comunità nella sua pienezza al di là delle lotte ideologiche, fantasmi e pratiche di un mondo dispersivo, che spreca le proprie energie e non soddisfa nessuno. È arrivato il tempo di razionalizzare e riorganizzare le pratiche della vita e del lavoro in modo più soddisfacente per tutti.

Andiamo oltre gli obblighi di legge, fondamentali per tracciare i patrimoni, gli interessi economici diretti e indiretti negli affari delle amministrazioni pubbliche, attraverso la costruzione di un sistema di comunicazione pubblica che favorisca la partecipazione della cittadinanza alla costruzione delle decisioni per la comunità. A questo scopo è fondamentale costruire un solido sistema di comunicazione istituzionale locale.

Perché realizzare un sistema trasparente di comunicazione istituzionale?

Quali sono i vantaggi e cosa si deve sacrificare per ottenerli?

Quando valutiamo una situazione e vogliamo tentare di essere equilibrati dobbiamo sempre considerare i vantaggi e gli svantaggi delle parti, come in un reale meccanismo di negoziazione o in un'analisi delle alternative nei processi decisionali.

Ciò che si guadagna è chiaro, una maggiore evidenza nel percorso decisionale. Si potrà studiare a posteriori il processo decisionale che ha portato a effettuare delle scelte e a escluderne delle altre. Si comprenderà se le scelte fatte sono di utilità pubblica o di un gruppo o ancora di singoli interessi in conflitto con quelli della comunità; si comprenderà di chi è la responsabilità degli interventi, chi ha tentato di ostacolare opere nel segno del bene comune, chi ha tentato i piegare il benessere pubblico a suo esclusivo vantaggio.

Permettere alla cittadinanza attiva di fare proposte sia 'ex ante' che 'ex post' senza turbare il processo decisionale politico e amministrativo. Favorire le decisioni unanimi al di là degli schieramenti ideologici. Favorire l'equità delle decisioni e il benessere della maggioranza effettiva della popolazione. Favorire soluzioni durature ai problemi della collettività.

Ciò che apparentemente si perde è l'invisibilità delle azioni amministrative che favorisce i giochi sottobanco e le pratiche poco chiare (per usare un eufemismo). Questo verrà a mancare a tutti i contendenti e favorirà il galantuomini isolando i furfanti.

La pratica politica di buon governo ha la capacità di valorizzare tutti coloro che hanno a cuore la collettività e mi piace pensare che siano la maggioranza!

Quando i risultati si faranno notare sarà chiaro a tutti che un modo di convivenza alternativo è possibile, che la comunità può essere unita, attiva e forte. Consapevole della propria capacità di mutare le sue sorti agendo per il vero bene comune, condividendo le difficoltà e le gioie di appartenenza, facendo tesoro degli errori passati e con un'attenzione particolare per i cittadini in difficoltà, risorse della comunità da rispettare e valorizzare.

Nessuna fede o appartenenza a combriccole può sostituire la consapevolezza di ciò che è giusto e distinto da ciò che è sbagliato per la comunità, solo la razionalità e la capacità di correggere i propri errori, di volta in volta, tenendo un accurato archivio della memoria collettiva recente e passata, studiando la capacità delle risorse disponibili (materiali e immateriali) di fare fronte allo sviluppo e al miglioramento della felicità media di una comunità.

Per iniziare un percorso di trasparenza è necessario chiedere alle istituzioni, a chi ci rappresenta alla guida delle comunità, poche semplici azioni che favoriscano la partecipazione popolare alla formazione delle decisioni che riguardano la comunità.

Da un lato le leggi e gli obblighi di trasparenza economica e patrimoniale formale, dall'altro la comunicazione istituzionale, il medesimo scopo, il controllo democratico, la partecipazione, l'efficacia dell'azione amministrativa e l'efficienza dei processi economici e decisionali. 

In sintesi, potrebbe essere utile a favorire la partecipazione e il riavvicinamento alla politica:

  • fornire archivi consultabili delle registrazioni audio dei consigli comunali e delle riunioni importanti e d'interesse pubblico

  • fornire archivi consultabili delle registrazioni audio-video dei consigli comunali e delle riunioni importanti e d'interesse pubblico

  • fornire, in tempi brevi, le trascrizioni consultabili e ricercabili di tutti i consigli comunali e delle riunioni importanti e d'interesse pubblico

  • fornire periodicamente (mensilmente) una registrazione audio-video di sintesi del lavoro svolto dalla giunta in carica ad opera del Sindaco e degli Assessori coinvolti (archivi consultabili e ricercabili)

Inoltre è fondamentale realizzare un sistema che permetta l'informazione in tempo reale degli eventi discussi d'interesse della cittadinanza.

  • realizzare la diretta radiofonica dei consigli comunali (migliorarne la comunicazione se il servizio è già attivo)

  • realizzare e archiviare (fruizione differita) la diretta video-streaming on-line (Internet) dei consigli comunali e delle riunioni importanti e d'interesse pubblico

  • creare un archivio on-line della trasparenza amministrativa con tutte le registrazioni e trascrizioni delle attività istituzionali, con la possibilità di ricevere commenti, suggerimenti e critiche da parte della cittadinanza

I moderni mezzi di comunicazione di massa sono uno strumento senz'anima, sta a noi utilizzarli nel modo migliore, perché siano un vantaggio per tutti e portino crescenti esternalità positive sulla comunità.

Il primo passo è la consapevolezza dei problemi il secondo lo studio e la cognizione dei problemi, il terzo la condivisione delle soluzioni, il quarto la sintesi delle opportunità espresse dalle soluzioni adottate, il quinto la pratica e l'azione tangibile, il sesto la misura degli effetti delle decisioni prese e così via apportando correzioni e miglioramenti in un ciclo infinito di perfezionamento del ragionamento e della pratica, evitando la ripetizione infinita degli stessi errori che ha prodotto l'involuzione culturale ed economica che è sotto gli occhi di tutti.

A livello globale sono già diffusi concetti e pratiche che presto saranno sempre più diffusi anche a livello locale; si tratta di open government, open data, trasparenza, responsabilità, partecipazione, responsabilità sui risultati, raggiungimento degli obiettivi (efficacia) e capacità di produrre risultati in situazioni di scarsità di risorse disponibili (efficienza).

Una richiesta di trasparenza è solo l'inizio di un cambiamento radicale nell'approccio alla governance europea e mondiale.

 

Leggi anche

   Informazione e disinformazione a cura di Mauro Ennas

   Meritocrazia contro clientelismo a cura di Mauro Ennas

 

Consulta i siti

    ANAC (Associazione Nazionale Anticorruzione)

   Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana

   Normaattiva

   Trasparenza nella Pubblica Amministrazione

   Italia Open Government

   Albo Pretorio del Comune di Iglesias

 

Blog collettivo iglesiente

  

 

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