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Il Museo GeoPunto, l’APGS ed il CEAS del Parco Geominerario

 

 

Le tre entità (GeoPunto, APGS e CEAS) convergono nella struttura museale di Genna Luas, impostata per la divulgazione delle Scienze della Terra, con una biblioteca specialistica, una raccolta petrografica, un plastico di 3 metri  della Sardegna sul quale proiettare tanti tematismi geografici di botanica, geologia, geomorfologia, storia, archeologia, ambiente, …

L’edificio del Museo è stato realizzato dall’ENI nei primi anni 2000, nell’ex miniera di Genna Luas, a soli tre chilometri a sud di Iglesias. Dispone di un’ampia sala espositiva, di un locale per la biblioteca specialistica e di una sala per proiezioni con 50 posti a sedere.

 

Al momento di utilizzare i grandi scavi a cielo aperto della miniera come discarica di inerti da fumi di camini industriali, l’ENI ha costruito e donato la struttura museale al Comune di Iglesias, che ha stipulato una convenzione decennale, rinnovata nel 2018, con l’Associazione per il Parco geominerario, storico ed ambientale della Sardegna (APGS), la quale ha curato l'attuale dell’allestimento del Museo GeoPunto.

L’APGS compie quest’anno i 30 anni di attività: è nata nel 1991 con il preciso scopo di creare il Parco Geominerario: con oltre trecento soci aveva costituito la forza trainante per giungere alla redazione del Dossier UNESCO e per portare la voce di tanti fino alla creazione del Parco, che ha assunto lo stesso nome della nostra Associazione: il Parco ha anche adottato il nostro stesso Logo. 

L’APGS ha quindi lavorato con spirito di volontariato per la diffusione della cultura geomineraria già prima della emanazione della legge istitutiva del Parco; il sostegno finanziario è venuto dai soci e dalle attività di divulgazione che sono state sviluppate negli ultimi anni. Nel lungo periodo di attività ha portato la voce delle miniere sarde in convegni di carattere nazionale ed internazionale, e ha presentato progetti all’Unione Europea ed ha ricevuto più volte contributi dal Ministero della Ricerca scientifica, dalla "Fondazione di Sardegna" e dalla "Fondazione con i bambini". Il suo statuto comprende molti punti che hanno guidato le attività dell’Associazione nello svolgimento dei 12 cicli annuali dei Corsi ONA (Operatori Naturalistici Ambientali) e nell’organizzazione di decine di seminari, interventi nelle scuole e mostre (Trilobiti, Cartografia storica, Decauville, ..), organizzate ad Iglesias ed in altre località della Sardegna.

L’APGS cura anche il Centro di Educazione Ambientale del Parco geominerario (CEAS del Geoparco), con sede operativa a Genna Luas. Al CEAS è stata concessa due anni fa una proroga fino al dicembre 2021, ma senza alcun budget. Per sei anni il CEAS ha operato assieme all’APGS nelle numerose azioni di contatto col territorio, in differenti località. Il budget iniziale del CEAS è stato utilizzato per il primo avvio dell’apertura dei siti geominerari di Villamarina, Porto Flavia, Santa Barbara e Galleria Henry col supporto dei soci dell’Associazione, che hanno fornito la loro preparazione ed esperienza per l’organizzazione delle visite ai siti geominerari. Proprio sulla base di queste esperienze si è potuto giungere alle attività attuali, con l’affiancamento iniziale di quanti ora lavorano come guide. È stato proprio tramite l’APGS/CEAS che è stata organizzata ed avviata l’apertura turistica dei geositi impostati dall’IGEA.

Attualmente l’APGS è impegnata in Ogliastra in un progetto con le scuole contro l’abbandono scolastico ed il bullismo, finanziato dalla "Fondazione con i bambini". La palazzina del Museo di Genna Luas è stata edificata nel settore sud occidentale della miniera, nell’area nota come Funtana Perda, che dava il nome al cantiere sotterraneo accessibile dal Pozzo Morra, il cui argano è stato inglobato nella costruzione. Ora il traliccio minerario, di servizio per la “gabbia” di discesa nel sottosuolo, domina il giardino; la miniera è ben rappresentata con una struttura in plexiglas che riproduce in scala i vari piani e le gallerie. 

Numerosi grandi campioni delle rocce più significative della Sardegna sono sistemati su supporti girevoli ed illustrati tramite Tablet; risultano molto utili per la generale carenza di capacità di identificare le rocce con nomi appropriati. Venti metri di tabelloni murali presentano l’evoluzione geologica e geomorfologica del territorio, facilmente comprensibili da tutti ed organizzati in modo da servire sia agli scolari che agli studenti universitari. Nel giardino sono poi presenti grossi blocchi di calcare mineralizzati.

È possibile affrontare numerosi argomenti di discussione anche intorno ad un grande plastico della Sardegna, scavato con la fresa di un braccio robotico in perfetta scala 1:100.000, sul quale possono essere proiettate numerose mappe tematiche di geologia, archeologia, botanica, zoologia e ambiente. La struttura è pronta anche per intrattenere le classi in visita anche con documentari, seminari e filmati. Il complesso museale è inserito in un piccolo bosco di querce da sughero dove i visitatori possono utilizzare alcuni  tavoli da picnic.

Per giungere alla struttura occorre percorrere uno stradello, parte integrante del Museo, lungo il quale è rappresentata una scala stratigrafica, forse la più lunga d’Europa: con passi di 76 centimetri per ogni milione di anni si percorrono a ritroso i 542 m.a. delle arenarie su cui il Museo è edificato, rocce queste ben osservabili in alcuni punti lungo il percorso, dove grandi pannelli con carte paleogeografiche illustrano le Epoche più significative.

 

Il Museo GeoPunto è inserito nel circuito nazionale del Piccoli Musei (APM).

Per poter vistare il Museo le scuole ed i privati prendono accordi con i soci dell’APGS, giacché la struttura si basa sul volontariato e solamente per una estate il Comune di Iglesias ha fornito il supporto economico per una guida. Il Comune di Iglesias ha comunque sempre fornito il supporto per il ripristino primaverile, provvedendo al taglio dell’erba ed alla cura delle piante presenti nell’area, tuttavia sarebbe auspicabile garantire almeno 24 ore di apertura settimanali.

Sicuramente auspichiamo di avviare attività in sinergia con altre associazioni ed istituzioni di Iglesias, che invitiamo a visitarci, per poter migliorare la fruibilità del Museo GeoPunto ed implementare quanto si possa offrire ai visitatori, alle scolaresche e agli studenti. La Portovesme spa ci fornisce da sempre il supporto per quanto riguarda l’acqua e l’energia elettrica, provvedendo anche agli inevitabili interventi urgenti. Occorre ancora provvedere a molti dettagli per potenziare il Museo, magari anche ad una manutenzione straordinaria del traliccio del Pozzo Morra per garantirne la sicurezza e trasformarlo in un punto di osservazione panoramica sull’alta valle del Cixerri.

Genna Luas offre l’occasione di vivere in un sito ex-minerario a contatto con la natura e la possibilità di apprendere in modo non tradizionale, fuori dagli schemi cittadini, le basi di osservazione ed analisi dell’evoluzione del paesaggio in cui viviamo quotidianamente, spesso senza conoscerne bene gli aspetti geologici e geomorfologici di base.

Veniteci a trovare! Potete contattarci scrivendo a:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Siti correlati

https://www.facebook.com/apgsardegna

https://www.facebook.com/CEASgeoparco

 

Dobbiamo rinnovare il Direttivo APGS per il triennio 2021-24.

Ci auguriamo che qualcun dei lettori ci contatti per fornirci nuove idee, stimoli od offerte di collaborazione! Genna Luas può offrire molto ai giovani iglesienti!

Progetti per il futuro e possibili collaborazioni:

  • poter disporre delle economie necessarie per l’apertura quotidiana del Museo, che non può reggersi sulla sola emissione di eventuali biglietti;

  • attuare corsi di perfezionamento per le oltre 1000 guide ambientali della Sardegna (lessico minerario, lingue straniere, cartografia, scienze minerarie, geomorfologia, archeologia, storia, …);

  • effettuare interventi nelle scuole, secondo il modello collaudato negli anni, di tre interventi in tempi successivi, per raccogliere anche le attività svolte in classe coi propri docenti;

  • promuovere escursioni didattiche nel territorio, scolastiche e non, abbinate a visite al Museo GeoPunto;

  • agire in collegamento coi gruppi scout della Regione, delle diverse fasce d’età, per riunioni ed uscite basate sugli spazi del Museo;

  • organizzare visite sul valore didattico del Parco geominerario rivolte ai docenti dei vari ordini di scuole nelle diverse province;

  • promuovere visite guidate escursionistiche a date fisse in alcune località di grande interesse paesaggistico;

  • valorizzare l’altipiano delle Fosse Pisane, tra Genna Luas e Monte San Giovanni;

  • partecipare ad identificare, descrivere e valorizzare le migliaia di geositi della Sardegna, alcuni dei quali veramente poco conosciuti;

  • effettuare visite a miniere minori, col recupero della loro storia;

  • collaborare con altre associazioni con finalità simili alle nostre per scambio di esperienze, attività e seminari;

  • organizzare mostre e curare la loro esposizione itinerante in numerosi paesi della Sardegna, appoggiandosi anche ad altre associazioni ed istituzioni;

  • sviluppare un collegamento tra i 19 musei e collezioni di Scienze della Terra esistenti in Sardegna;

  • aprire il Museo come punto di studio e supporto alle tante visite che le università italiane e straniere organizzano per i loro studenti in Sardegna; siamo stati meta di escursioni di studenti di Geologia dagli Stati Uniti e da oltre 25 anni l’università di Liegi svolge in Maggio un giro turistico per far visitare la Sardegna ai suoi iscritti, …;

  • costituire un punto di appoggio per tirocini per gli studenti dell’Università di Cagliari, secondo un rapporto già stipulato, relativo alla miniera di Genna Luas e al suo Museo (vi sono già state svolte alcune tesi di Laurea in geologia e architettura);

  • promuovere ricerche di botanica, entomologia, ecc. nel piccolo bosco non calpestato all’interno del perimetro del Museo;

  • studiare la germinabilità di piante locali su terreni degradati, dato che Genna Luas dispone già di un semenzaio adibito a tale scopo;

  • partecipare attivamente alle ricorrenze per le tante giornate nazionali che riguardano le miniere, la natura e l’ambiente;

  • fornire sostegno alla sentieristica mappando, per evidenziarli e classificarli, tutti i sentieri già presenti sulle cartografie ufficiali dell’IGM e della RAS - questi dati si potranno rendere fruibili in Internet, sulle diverse pagine di chi illustra il territorio;

  • . . . 

Le idee qui elencate potrebbero essere comprese in un unico documento, assieme alle idee di tutte le altre associazioni ed istituzioni del territorio, per formare un unico progetto teso a valorizzare le componenti che rendono unico il Sulcis-Iglesiente.

 

Leggi anche

   Associazione Argonautilus a cura di Eleonora Carta, Erika Carta e Claudia Aloisi 

   Associazione Centro Sperimentazione Autosviluppo a cura di Teresa Piras  

   Un progetto che viene da lontano a cura di Maria Gaias 

 

Potrebbe interessarti anche

   Dentro e fuori la comunità a cura di Maria Giovanna Dessì 

   La biblioteca come necessità a cura di Mauro Ennas 

 

  

 

Alberto Marini

(Asmara, classe 1945)

Professore associato in Geografia Fisica e Cartografia Tematica presso la Facoltà di Scienze naturali dell'Università degli studi di Cagliari (1983-2011); ho fondato e diretto per 20 anni il Laboratorio TeleGis (Telerilevamento e GIS) presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Cagliari. Ho avuto modo pubblicare oltre 100 lavori e di svolgere ricerche in gran parte della Sardegna, di cui in particolare ho curato la cartografia neotettonica e dell’uso del suolo (Prog. Corine), ma con ricerche applicate anche in Sud America e nell’Africa settentrionale e sub-sahariana; ho avuto modo di insegnare anche presso l’Università di Addis Abeba (1985-1996). Sono tuttora referente nell’Editorial Board delle riviste scientifiche: Journal of Agriculture and Environment for International Development (JAEID) e Present Environment and Sustainable Development. Dal 2008   presidente dell’Associazione per il Parco Geominerario, storico ed ambientale della Sardegna (APGS), che ho guidato fino al 2013; sono anche stato direttore dell’AUSI, il Consorzio per l’Università del Sulcis Iglesiente, dove ho avuto l’opportunità di organizzare e dirigere due Master annuali di Telerilevamento, frequentati anche da studenti giunti da fuori Sardegna. Ho potuto coordinare anche due corsi internazionali Forgea, che hanno fatto convergere su Iglesias specialisti da tutto il Nord Africa e, sempre all’AUSI, anche due corsi finanziati da ditte di ricezione di dati meteorològici da satellite che hanno permesso di discutere del clima, fornendo docenti dagli Stati Uniti e borse di studio per studenti provenienti da tutto il mondo. Le mie esperienze didattiche e di ricerca hanno chiaramente supportato le mie attività in seno all’Associazione APGS, anche con corsi di topografia di base nei corsi annuali per Operatore Naturalistico Ambientale (ONA) organizzati dall’Associazione.

 

                                                                        

Commenti  

+5 #3 Maria Gaias 2021-01-14 23:00
Avendo avuto modo di apprezzare il valore del sito geominerario di Genna Luas, nonché la competenza, la passione e la cura del prof. Marini nel seguirne lo sviluppo, auguro di cuore che venga trovata la soluzione più idonea per la sua salvaguardia e per la sua fruibilità.
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+6 #2 salvatorica cosseddu 2021-01-13 16:00
Ritengo che la struttura architettonica e tutto il sito geominerario di Genna Luas non sia pronto per accogliere visitatori e tanto meno scolaresche per visite guidate o attività didattiche, a causa di mancati piani di sicurezza e di adeguata accessibilità pedonale. Spetterà al Comune di Iglesias la tutela di qual sito minerario e la decisione di trasferire in luoghi più sicuri il Museo Geopunto, sia per la conservazione, per la custodia, per una più ampia fruizione di quel prezioso bene culturale, sia in presenza, sia nel collegamento con la rete informatica dei Musei e degli Archivi Minerari nel territorio Sulcis-Iglesiente-Guspinese. Agli iglesienti non dispiacerebbe neppure che la gestione del Museo venisse affidata a Professionisti e Maestranze Locali. Sul piano personale nulla da eccepire sulla professionalità del Prof. Marini e sulla sua dedizione per la creazione del Museo Geopunto. Grazie, Professore. Salvatorica Cosseddu


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+5 #1 Mauro Ennas 2021-01-10 19:43
Un sentito ringraziamento al prof. Alberto Marini per avere descritto le attività svolte dall'Associazione per il Parco Geominerario e in particolare per avere individuato e rese pubbliche le sue potenzialità. Grazie.
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