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Un progetto che viene da lontano

Da molto tempo sono impegnata in progetti educativi che si muovono nella direzione della promozione sociale e civile, nella cooperazione internazionale e nella tutela dell’infanzia. Ho Collaborato e sono stata in prima linea con l’UNICEF, i Berretti Bianchi, l’ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) e varie istituzioni nazionali e associazioni locali.  

Sono lieta di introdurre un progetto a cui tengo molto. Si tratta di un progetto educativo formato da tre moduli multidisciplinari interconnessi dal titolo: "Un Mondo di Idee  ̶  Fatti, relazioni, azioni per il futuro del Pianeta".

Per comprenderne il valore e le possibilità di diffusione è importante farne brevemente la storia.

Come coordinatrice della "Associazione di Associazioni - Inventare Futuro", nel 2017-2018 organizzo a Pisa un Corso di Formazione rivolto principalmente a studenti e insegnanti dal titolo: "Inventare Futuro - Verso l'umanizzazione dell'Economia." 

Il Corso, tenutosi presso la facoltà di Economia dell'Università, nasce dall’esigenza di mettere insieme, interpretandole al meglio, le idee e le esperienze locali di ogni singola associazione.

Le esperienze emerse, durante i numerosi incontri organizzati per favorire la conoscenza reciproca e trovare insieme percorsi positivi di trasformazione dell'economia, sono stati sviluppati a partire dalla vita quotidiana delle persone, e realizzabili all'interno del sistema con cui ci troviamo a fare i conti.

Cooperazione con l'Università nazionale somala (1990, Mogadiscio/Somalia) 

 

Tali percorsi sono possibili solo se c'è consapevolezza che viviamo una fase storica complessa e contraddittoria in cui i modelli culturali economici, sociali e politici sono profondamente in crisi e del tutto inadeguati a fronteggiare i radicali sconvolgimenti in atto. 

Lo sviluppo e la vastità delle comunicazioni hanno accorciato le distanze tra i popoli che si avviano inevitabilmente a diventare un'unica comunità umana, accomunati come sono da problemi di sovrappopolazione, aumento preoccupante di aggressività e violenza, esaurimento delle risorse naturali. 

L'attuale modello di sviluppo che vede la continua crescita del Nord a scapito del Sud del mondo, come ho potuto sperimentare personalmente durante le mie missioni in alcuni paesi tra cui la Somalia, sta producendo la distruzione sistematica delle basi stesse su cui si regge la vita nel nostro pianeta, di cui vengono sconvolti gli equilibri sociali, culturali e economici. 

Per evitare che questo processo diventi irreversibile dobbiamo impegnarci urgentemente a rivoluzionare il nostro modo di leggere il rapporto con la natura, con gli animali non umani, con l'umanità tutta. 

In questo contesto diventa primario e insostituibile il ruolo della scuola in generale e della Università in particolare, in quanto formatrici di formatori, che facilitino la nascita di sistemi sociali, culturali e economici innovativi, che preparino le nuove generazioni ad affrontare le sfide future. 

 

Obiettivi del “Progetto didattico” così come del Corso che l’ha preceduto sono:

1) Sollecitare i giovani, quali operatori di domani, ad un confronto, aperto ad una visione globale delle problematiche emergenti. 

2) Promuovere la diffusione su vasta scala di strumenti metodologici che aiutino a modificare i modelli di comportamento nella pratica quotidiana, attraverso l'acquisizione di un maggior senso di responsabilità e la consapevolezza che lavorare per la comunità significa lavorare per sé stessi, per la propria famiglia e per il proprio paese. 

 

È chiaro che il raggiungimento degli obiettivi che ci proponiamo ha bisogno di tempi lunghi per realizzarsi, in quanto dobbiamo fare i conti col sistema dominante nel quale siamo immersi. 

I tre moduli progettuali  non sono che un tassello, che si  inserisce però in "grandi orizzonti". 

Se  siamo qui a proporli è perché il gruppo di cento studenti degli istituti superiori pisani, iscritti al “Corso di Formazione per l'Alternanza Scuola-lavoro”, ha espresso il bisogno di approfondire le tre tematiche che più li hanno coinvolti: la nonviolenza, la questione animale, la sostenibilità ambientale. 

 

È bello realizzare che il seme gettato a Pisa sia diventato pianta qui in Sardegna e  che le scuole della nostra città e del nostro territorio  possano coglierne i frutti.  

Tutto ciò si è potuto realizzare grazie alla preziosa collaborazione dei relatori del progetto (vedi allegato pdf) che hanno accettato l'ulteriore impegno di mettere insieme i tre moduli multidisciplinari per le scuole, e alla disponibilità del Direttore dell'IRC (Insegnanti Religione Cattolica)  che nell'ottobre scorso mi ha invitato a illustrare il progetto agli insegnanti di religione riuniti in assemblea nella sede del Seminario di Iglesias. Accolto positivamente dai docenti, il progetto ha avuto in seguito l'approvazione dell'ufficio IRC della diocesi e dell'Ufficio Scolastico Regionale. 

L'incontro di formazione è purtroppo saltato a causa della emergenza Covid-19. Verrà fissata un’altra data appena possibile. Saranno ospiti graditi anche gli/le insegnanti di altre discipline che fossero interessati alle tematiche proposte. 

 

Scarica il report del progetto  

Marco Verdone, Il Decimo Vitello        

Marco Verdone, Il gatto senza frontiere   

Yuri Galletti, Attualità e futuro (semidiscienza.it)     

Giovanna Pagani          WILFP Italia

 

Leggi

  Associazione Argonautilus a cura di Eleonora Carta, Erika Carta e Claudia Aloisi 

  Associazione Centro Sperimentazione Autosviluppo a cura di Teresa Piras  

 

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Maria Gaias

(Burgos/Sassari, classe 1940)

1957 Diploma di Abilitazione Magistrale all'Istituto Magistrale di Iglesias; 1968 Laurea in Lingue e Letterature Straniere all'Università di Cagliari; 1968-71  Insegnamento di Materie Letterarie e Inglese nella Scuola Media Statale; 1971-89 Insegnamento di Lingua e Letteratura Inglese presso il Liceo Scientifico Statale "Giorgio Asproni" di Iglesias; 1990 Semestre gennaio-giugno Insegnamento della Lingua Italiana presso l'Università Nazionale Somala di Mogadiscio (quadro di cooperazione internazionale); 1992 Cofondatrice e vicepresidente del Comitato Provinciale UNICEF di Pisa; 1994-2000 Organizza e coordina per l’UNICEF cinque Corsi Multidisciplinari di Educazione allo Sviluppo, presso la facoltà di Economia dell’Università di Pisa (540 gli iscritti tra studenti universitari e insegnanti); 1998 Cofondatrice della Associazione Culturale Sarda "Grazia Deledda" di Pisa; 1999 Organizza e coordina il Convegno sul Parco Geo-Minerario Storico e Ambientale della Sardegna a Pisa; 2000 Entra a far parte come consigliera della Associazione “Berretti Bianchi Onlus”. Vicepresidente Nazionale per alcuni anni, ha compiuto missioni in India (2004), Giordania (2005) e Romania (2013) a sostegno di progetti con finalità di solidarietà sociale; 2001-2002 Coordina per l'UNICEF il progetto "Azzeccagarbugli" della Provincia di Pisa (diritti dell’infanzia); 2004-2013  Collabora con la Provincia di Pisa e con l'ILO al Progetto SCREAM “Stop al Lavoro minorile” (coinvolgendo oltre 36900 studenti e studentesse di 459 Scuole della provincia di Pisa, cinque delle quali ricevono un Premio dal Presidente della Repubblica); 2014 Coorganizza e coordina il Convegno "Spiritualità, Etica e Politica. Idee e pratiche per una società nonviolenta e solidale" (Pisa); 2015-18 Cofondatrice e coordinatrice della "Associazione di Associazioni Inventare Futuro" (Pisa); 2017-18 Organizza e coordina il Corso di Formazione "Inventare Futuro: verso l'umanizzazione dell'economia" presso la Facoltà di Economia dell’Università di Pisa (tra gli altri circa 100 studenti e studentesse degli istituti superiori cittadini per “L'alternanza scuola-lavoro”; 2019-20 Promuove nelle scuole tre progetti didattici interconnessi dal titolo: "Un Mondo di Idee: Pace in azione - Sostenibili e circolari - Il mondo e gli altri animali.”. Il progetto arriverà nelle scuole di Iglesias il prossimo anno scolastico; 2000-2020 Organizza e condivide percorsi di meditazione Zen nella tradizione di Thich Nhat Hanh (Pisa).

 

Commenti  

+7 #5 Silvano 2020-12-06 18:59
Questo progetto “ un mondo di idee” mi sembra una ottima cosa perché solo modificando la cultura si modificano i comportamenti delle persone. E la cultura si modifica a partire dalla scuola.
Una sola osservazione: credo che questo progetto dovrebbe rivolgersi a tutti e non solo ai più sensibili, perché chi è meno sensibile ai temi della pace e della giustizia, o meglio, della solidarietà tra i vivi, che è il solo sentimento che ci fa vivi, ha più bisogno degli altri. Bisogna solo trovare le parole giuste per arrivarci. È, in definitiva, una questione di linguaggio. Un abbraccio e forza e speranza.
Silvano
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+8 #4 samantha 2020-11-28 08:04
Un progetto di grande valore e utilità per la crescita personale e collettiva per fare di un un ora che normalmente viene disertata a scuola un momento di contenuti universalmente condivisibili. La ripartenza e il rinnovamento se accettiamo che di farne parte attiva non può che produrre per conseguenza logica un rinnovamento della struttura sociale ,un progetto questo proposto da Maria Gaias che sicuramente troverà terreno fertile presso tutti quegli enti e realtà che cercano uno sviluppo sinergico e coordinato dei più giovani come degli adulti.
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+5 #3 carla 2020-11-28 07:31
Conosco Maria da anni essendo sua amica e avendo collaborato al alcuni progetti pisani. Ho sperimentato la sia tenacia e capacità nel portare avanti ciò in cui crede.Lavorare con le scuole è fondamentale. Ottimo il team che collabora con Maria
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+9 #2 Guest 2020-11-26 13:37
Mi sembra un progetto molto lungimirante, con una prospettiva sistemica,fondamentale per capire e comprendere nel dettaglio tutti le problematiche globali che ci riguardano e ci minacciano. E' di fondamentale importanza lavorare con le scuole, ed al suo interno coinvolgendo direttamente il corpo docenti. Abbiamo bisogno di professoresse e professori preparati, aggiornati, e formati sui concetti base dell'ecologia. Speriamo che questo progetto diventi al più presto una buona pratica nazionale.
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+9 #1 Guest 2020-11-22 18:53
Interessante questo progetto di ampio respiro e con il coinvolgimenti degli insegnanti di religione che avrebbero così materiali per riconnettere idee e fatti apparentemente distanti. Interessante anche il collegamento Toscana-Sardegna. Buon lavoro!
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