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Comprendi la Storia

4. Comprendi la storia locale e mettila in relazione a quella nazionale, continentale e mondiale: capire la storia è un elemento fondamentale per cercare con razionalità di evitare di compiere gli stessi errori. "La storia insegna ma non ha scolari", scriveva qualcuno, sii uno scolaro attento e la storia saprà insegnarti molto. Leggi la Storia da più punti di vista (da autori diversi) evita accuratamente di fossilizzarti su una posizione, sii in grado di riconoscere quando ti sei sbagliato ma non farti convincere mai: indaga e convinci te stesso, sii libero da pregiudizi, sii curioso e paziente, ricorda ciò che non hai capito, lo capirai domani. Leggi autori anche molto distanti ideologicamente, non spaventarti delle incongruenze e delle menzogne, impara a comprenderne il senso, a distinguere il vero dal verosimile e dal falso, i fatti dalle opinioni. Impara a indagare, trovare prove a favore e contro una posizione, utilizza quanto hai imparato nella tua vita quotidiana, confrontati con i grandi autori e a poco a poco apprenderai cose che ti cambieranno profondamente. Usa la logica, la logica e la razionalità non ti tradiscono mai volontariamente (ti tradiscono solo se sei innamorato, drogato, ipnotizzato, plagiato o soggetto a manipolazione mentale, se hai paura e sei in condizioni di stress, allora, in questi casi non sarai più razionale). Inizia a studiare la storia contemporanea (l'ultimo secolo o gli ultimi cinquant'anni), leggi qualche autobiografia (solo perché può essere più piacevole e può facilitarti lo sforzo), concentrati sul contesto storico e sui i gruppi sociali coinvolti e le loro relazioni, i loro interessi e i loro modelli organizzativi. Integra la storia con la sociologia, la psicologia sociale e l'antropologia e l'economia. Cerca film e documentari per rendere più piacevole l'apprendimento, parlane con chi è interessato. È meglio del calcio e dei programmi, spesso demenziali, trasmessi dalla televisione ed ha il pregio di non farti rincoglionire in giovane età, per la vecchiaia non c'è garanzia!
Senza memoria ripeterai sempre gli stessi errori!

 

«L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.» 
(Italo Calvino, Le città invisibili, 1972)

«Volendo seriamente ricercare la verità delle cose, non si deve scegliere una scienza particolare, infatti esse sono tutte connesse tra loro e dipendenti l'una dall'altra. Si deve piuttosto pensare soltanto ad aumentare il lume naturale della ragione, non per risolvere questa o quella difficoltà scolastica, ma perché in ogni circostanza della vita l'intelletto indichi alla volontà ciò che si debba scegliere; e ben presto ci si meraviglierà di aver fatto progressi di gran lunga maggiori di coloro che si interessano alle cose particolari e di aver ottenuto non soltanto le stesse cose da altri desiderate, ma anche più profonde di quanto essi stessi possano attendersi.» 
(René Descartes, Discorso sul metodo, 1637)

 

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