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Comprendi la logica

3. Comprendi la logica e la matematica, la retorica e la lingua italiana, il linguaggio della natura e degli uomini: impara a riconoscere un'affermazione vera da una falsa e come riuscire a comporre affermazioni efficaci e a confutare affermazioni false. Se riuscirai ad analizzare e riconoscere la falsità di certe affermazioni saprai capire la storia e la letteratura, saprai curare i tuoi affari economici e aiutare altre persone a capire e fare allo stesso modo. Impara la matematica e in particolare la statistica. Impara a usare la logica sistematicamente nella tua vita quotidiana. Incrementa il tuo vocabolario, la comprensione e l'origine delle parole: il linguaggio (nella sua astrazione metalinguistica) è uno strumento potente che unito alla logica permette di confrontarsi adeguatamente anche coi problemi più complessi. Analisi e sintesi, logica per capire e linguaggio per sintetizzare e creare nuovi mondi. Abbi dubbi, mai certezze! 
Cerca sempre soluzioni razionali ai tuoi problemi.

 

«L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.» 
(Italo Calvino, Le città invisibili, 1972)

«Volendo seriamente ricercare la verità delle cose, non si deve scegliere una scienza particolare, infatti esse sono tutte connesse tra loro e dipendenti l'una dall'altra. Si deve piuttosto pensare soltanto ad aumentare il lume naturale della ragione, non per risolvere questa o quella difficoltà scolastica, ma perché in ogni circostanza della vita l'intelletto indichi alla volontà ciò che si debba scegliere; e ben presto ci si meraviglierà di aver fatto progressi di gran lunga maggiori di coloro che si interessano alle cose particolari e di aver ottenuto non soltanto le stesse cose da altri desiderate, ma anche più profonde di quanto essi stessi possano attendersi.» 
(René Descartes, Discorso sul metodo, 1637)

  

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