Iglesiente glocal
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- Categoria: Blog
- Pubblicato: Martedì, 19 Maggio 2020 21:04
- Scritto da Mauro Ennas
- Visite: 896
Cos'è un portale Glocal
Una delle possibili espansioni del ruolo dei servizi in rete e dei social network è, e sarà sempre più, quello dei portali locali, ossia legati alla soluzione di problemi relativi a comunità geografiche di piccole e medie dimensioni. Le comunità locali costruiscono le proprie vicende basandosi su una memoria comune, una memoria condivisa di fatti, soluzioni, errori passati e stabiliscono nuovi criteri per rapportarsi con il territorio e migliorare la propria vita.
Qui abbiamo il punto di congiunzione tra reale e virtuale e il network diventa strumento di pianificazione e di creazione e valorizzazione (in chiave prospettica) della memoria collettiva.
Glocal è dunque il condensato di esperienza locale che vuole farsi globale, ossia proporsi al mondo, dopo aver rielaborato e rigenerato, adattandoli, concetti che provenivano e provengono dal mondo globalizzato. Il processo di comprensione e rielaborazione verrà sublimato dall'azione concreta, dalle scelte e dalla decisione su quali strategie adottare per migliorare il proprio vivere quotidiano, che è e resta locale; ciò si può realizzare utilizzando strategie e tattiche che provengono dalla competenza, dall'innovazione e dalla conoscenza condivisa a livello globale, restituendo al mondo il nostro particolare punto di vista locale.
Glocal non è rifiuto della globalizzazione, ma la definizione di nuovi criteri per rapportarci al nuovo mondo globalizzato in modo proattivo e consapevole per non subire scelte e strategie che sono lontane dal nostro vissuto, dalla nostra storia e dalle nostre esigenze socioculturali.
Il portale glocal è uno spazio di discussione e di elaborazione di contenuti, l'apertura di potenziali prospettive, la definizione di nuovi scenari locali a partire da strumenti ricavati dal vissuto globale.
Glocal significa capovolgere come un calzino il paradigma della globalizzazione che vuole imporre le sue regole per motivi esclusivamente economici e senza alcuna cura per l'umanità che va coinvolgendo.
Ciò significa, concentrarci sugli elementi che ci uniscono e non più sulle sole differenze: comprendere che si possono trovare soluzioni unanimi che favoriscono tutta la comunità e la fanno crescere, al di là di pregiudizi e ideologie.
La glocalizzazione pone al centro della sua filosofia, l'individuo, la persona umana, il patrimonio locale materiale e immateriale della persona e del gruppo di appartenenza. Non ignora la dialettica che deriva dall'incontro-scontro dei vari gruppi all'interno della logica sistema-sottosistema ma non perde mai di vista il micro nella sua relazione con il macro.
In pratica, tutto questo comporta un'analisi pubblica (trasparente) dell'esistente, una definizione e una sintesi di soluzioni che vanno dai modelli di produzione e di consumo (ad esempio filiere agricole a km zero), all'utilizzo delle risorse (acqua, energia, suolo, riciclo), ai nuovi modelli di mobilità urbana (auto a emissione zero), alla definizione di nuovi modelli industriali locali che definiscano e migliorino il ruolo delle comunità (come la nostra) che sono state rese marginali, la ridefinizione dei modelli culturali sostenibili e il ruolo della condivisione di conoscenza come strumento di potere collettivo strategico per il miglioramento rapido e costante dell'economia locale, così come della consapevolezza delle possibilità di sviluppo efficiente e sostenibile a lungo termine.
Partecipare a questo progetto significa acquisire un nuovo abito, quello propositivo, con la definizione di soluzioni concrete e utili alla propria comunità, per realizzare strategie efficaci per la produzione e per il lavoro, in grado di soddisfare i bisogni effettivi della comunità.
Le proposte potranno essere oggetto di studio e di valutazione di singoli e/o collettiva e costruiranno un utile deposito per la realizzazione di progetti futuri, da parte di chiunque vorrà considerarli utili, al fine di consolidare la struttura economica e sociale del territorio e di chi lo abita e garantire un futuro adeguato alle nuove generazioni.
Contemporaneamente servirà ai singoli per creare la consapevolezza diffusa che una via per il cambiamento è possibile e passa attraverso la creazione di una volontà condivisa, tanto determinata quanto documentata e consapevole, in grado di orientare e realizzare la giusta pressione sulle rappresentanze democratiche che dovranno farsi carico di realizzarle per il bene comune.
Questo portale ha la pretesa di provocare e spero coinvolgere quanti si sono stancati delle chiacchiere ripetute sino alla nausea, che non hanno prodotto ancora soluzioni consolidate per il lavoro e lo sviluppo del territorio: soluzioni ragionevoli e fattibili delle quali tutta la comunità dovrebbe essere partecipe. Le nuove tecnologie e le reti sociali permettono questo ed altro ancora.
Rafforzare il controllo democratico è un dovere di tutti per realizzare una piena democrazia, dalla quale siamo ancora molto lontani.
La crisi può essere un'opportunità e un concreto punto di svolta per un cambiamento possibile, un cambiamento nel quale la partecipazione sia un elemento cardine e le soluzioni unanimi uno stimolo per migliorare la vivibilità del territorio. Click to listen highlighted text! Cosè un portale Glocal Una delle possibili espansioni del ruolo dei servizi in rete e dei social network è, e sarà sempre più, quello dei portali locali, ossia legati alla soluzione di problemi relativi a comunità geografiche di piccole e medie dimensioni. Le comunità locali costruiscono le proprie vicende basandosi su una memoria comune, una memoria condivisa di fatti, soluzioni, errori passati e stabiliscono nuovi criteri per rapportarsi con il territorio e migliorare la propria vita. Qui abbiamo il punto di congiunzione tra reale e virtuale e il network diventa strumento di pianificazione e di creazione e valorizzazione (in chiave prospettica) della memoria collettiva. Glocal è dunque il condensato di esperienza locale che vuole farsi globale, ossia proporsi al mondo, dopo aver rielaborato e rigenerato, adattandoli, concetti che provenivano e provengono dal mondo globalizzato. Il processo di comprensione e rielaborazione verrà sublimato dallazione concreta, dalle scelte e dalla decisione su quali strategie adottare per migliorare il proprio vivere quotidiano, che è e resta locale; ciò si può realizzare utilizzando strategie e tattiche che provengono dalla competenza, dallinnovazione e dalla conoscenza condivisa a livello globale, restituendo al mondo il nostro particolare punto di vista locale. Glocal non è rifiuto della globalizzazione, ma la definizione di nuovi criteri per rapportarci al nuovo mondo globalizzato in modo proattivo e consapevole per non subire scelte e strategie che sono lontane dal nostro vissuto, dalla nostra storia e dalle nostre esigenze socioculturali. Il portale glocal è uno spazio di discussione e di elaborazione di contenuti, lapertura di potenziali prospettive, la definizione di nuovi scenari locali a partire da strumenti ricavati dal vissuto globale. Glocal significa capovolgere come un calzino il paradigma della globalizzazione che vuole imporre le sue regole per motivi esclusivamente economici e senza alcuna cura per lumanità che va coinvolgendo. Ciò significa, concentrarci sugli elementi che ci uniscono e non più sulle sole differenze: comprendere che si possono trovare soluzioni unanimi che favoriscono tutta la comunità e la fanno crescere, al di là di pregiudizi e ideologie. La glocalizzazione pone al centro della sua filosofia, lindividuo, la persona umana, il patrimonio locale materiale e immateriale della persona e del gruppo di appartenenza. Non ignora la dialettica che deriva dallincontro-scontro dei vari gruppi allinterno della logica sistema-sottosistema ma non perde mai di vista il micro nella sua relazione con il macro. In pratica, tutto questo comporta unanalisi pubblica (trasparente) dellesistente, una definizione e una sintesi di soluzioni che vanno dai modelli di produzione e di consumo (ad esempio filiere agricole a km zero), allutilizzo delle risorse (acqua, energia, suolo, riciclo), ai nuovi modelli di mobilità urbana (auto a emissione zero), alla definizione di nuovi modelli industriali locali che definiscano e migliorino il ruolo delle comunità (come la nostra) che sono state rese marginali, la ridefinizione dei modelli culturali sostenibili e il ruolo della condivisione di conoscenza come strumento di potere collettivo strategico per il miglioramento rapido e costante delleconomia locale, così come della consapevolezza delle possibilità di sviluppo efficiente e sostenibile a lungo termine. Partecipare a questo progetto significa acquisire un nuovo abito, quello propositivo, con la definizione di soluzioni concrete e utili alla propria comunità, per realizzare strategie efficaci per la produzione e per il lavoro, in grado di soddisfare i bisogni effettivi della comunità. Le proposte potranno essere oggetto di studio e di valutazione di singoli e/o collettiva e costruiranno un utile deposito per la realizzazione di progetti futuri, da parte di chiunque vorrà considerarli utili, al fine di consolidare la struttura economica e sociale del territorio e di chi lo abita e garantire un futuro adeguato alle nuove generazioni. Contemporaneamente servirà ai singoli per creare la consapevolezza diffusa che una via per il cambiamento è possibile e passa attraverso la creazione di una volontà condivisa, tanto determinata quanto documentata e consapevole, in grado di orientare e realizzare la giusta pressione sulle rappresentanze democratiche che dovranno farsi carico di realizzarle per il bene comune. Questo portale ha la pretesa di provocare e spero coinvolgere quanti si sono stancati delle chiacchiere ripetute sino alla nausea, che non hanno prodotto ancora soluzioni consolidate per il lavoro e lo sviluppo del territorio: soluzioni ragionevoli e fattibili delle quali tutta la comunità dovrebbe essere partecipe. Le nuove tecnologie e le reti sociali permettono questo ed altro ancora. Rafforzare il controllo democratico è un dovere di tutti per realizzare una piena democrazia, dalla quale siamo ancora molto lontani. La crisi può essere unopportunità e un concreto punto di svolta per un cambiamento possibile, un cambiamento nel quale la partecipazione sia un elemento cardine e le soluzioni unanimi uno stimolo per migliorare la vivibilità del territorio. Powered By GSpeech
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