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Categoria: Consapevolezza
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Pubblicato: Giovedì, 29 Febbraio 2024 18:04
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Scritto da Mauro Ennas
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«Quando una nuova tecnologia penetra in un ambiente sociale non può cessare di permearlo fin quando non ha saturato ogni istituzione.»
Marshall McLuhan
«Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.»
Arthur C. Clarke
In passato i film thriller di spionaggio e quelli di fantascienza, ispirati dalla letteratura, hanno anticipato, con la forza dell'immaginazione, le potenzialità della scienza e della tecnologia.
Oggi molte di quelle suggestioni si sono materializzate nel mondo reale e, attraverso la scienza e la tecnologia, hanno realizzato e spesso superato la più fervida immaginazione degli scrittori del secolo scorso. Supercalcolatori in grado di creare simulazioni, attivabili e gestibili a grande distanza (remote control), e mondi virtuali, reti di sensori teleguidati da satelliti spia, robot dalle sembianze umane e insetti teleguidati (bio-inspired robotics, nanorobot), controllo mentale e clonazione, sonde spaziali in grado di posarsi su una cometa o un meteorite sono oggi realtà, spesso più straordinarie di quanto si fosse immaginato.
In queste brevi note, proseguendo il percorso nel cinema internazionale, cercherò di illustrare l'innovazione tecnologica, prodotta dalle applicazioni della ricerca scientifica, attraverso film di vari generi (prevalentemente thriller e fantascienza) sottolineando, per quanto mi sarà possibile, la tensione caratteristica dei processi umani, di creazione e evoluzione, che liberano le grandi energie dell'indagine scientifica, sottolineando come le stesse intelligenze in grado di espandere la loro creatività in varie direzioni d'indagine hanno anche il dovere di controllare le applicazioni della tecnologia (etica applicata all'uso della tecnologia) anticipando, con scenari e tentativi di previsione, gli sviluppi deleteri per l'evoluzione pacifica delle comunità umane sul nostro pianeta.
La capacità di acquisizione di conoscenza attraverso il metodo d'indagine scientifica è l'elemento che caratterizza la specie umana (homo sapiens sapiens) insieme alla compassione, sentimento positivo di origine buddista acquisito dalle altre religioni e filosofie come "il desiderio del bene per gli altri" (trasposto dal cristianesimo e da altre religioni come la "capacità di essere partecipi delle sofferenze altrui", una sorta di empatia del dolore). Mi muoverò su questa linea, sottolineando temi delicati e spesso ignorati o dai risvolti poco noti e trascurati che influenzeranno pesantemente le vite delle generazioni future e, in quest'epoca di transizione, influenzano e condizionano anche noi che non abbiamo ancora sviluppato validi strumenti di difesa. Lo scopo di questa lista è quello di fornire un punto di partenza per una nuova e più approfondita indagine fondendo l'immaginazione cinematografica con brevi note sulla tecnologia disponibile nel mondo reale.
Iniziamo subito con due capolavori del cinema di fantascienza che ci permettono di definire lo spartiacque tra chi pensa che le tecnologie siano tutto e solo ciò di cui l'umanità ha bisogno e chi pensa che la tecnologia senza la capacità di scegliere e prevedere gli effetti futuri delle applicazioni possa essere anche qualcosa che può danneggiare lo sviluppo dell'evoluzione umana.
Dobbiamo capire chiaramente che la scienza è cosa ben diversa dall'applicazione dei suoi principi attraverso la tecnologia. La scienza (fisica, chimica e matematica) è la materializzazione delle capacità umane di investigare, comprendere e sperimentare per capire il mondo e non dovrebbe avere limiti, altra cosa sono le applicazioni che derivano dalle scoperte scientifiche (ingegneria): la tecnologia come applicazione della scienza deve avere dei limiti definiti dall'etica, attraverso la capacità di individuare le caratteristiche che possono compromettere l'evoluzione pacifica del genere umano. Purtroppo chi dovrebbe occuparsi di etica spesso preferisce indirizzare le proprie energie su meccanismi di controllo sociale e sulla gestione della superstizione, privando le nuove tecnologie del giusto controllo sistematico e trascurando o limitando la nostra capacità di prevedere nuovi scenari a medio e lungo termine.
La filosofia morale e l'etica della scienza dovrebbero essere rifondate per considerare in modo sistematico le scoperte scientifiche e le applicazioni tecnologiche al fine di creare scenari e anticipare le possibili cause di regresso futuro e ragionare sulle possibili evoluzioni nell'applicazione di certe tecnologie, introdotte rapidamente e in modo massiccio e pervasivo, e il loro impatto sulla qualità della vita degli individui e sulla loro libertà d'azione.
Ma torniamo ai nostri film.
Immagine 1 - Blade runner (Ridley Scott, USA 1982)
In una scena del film "Blade runner, 1982" (regia di Ridley Scott), il cacciatore di replicanti Deckard (Harrison Ford), nel tentativo di scappare, salta da un tetto ad un altro ma non riesce ad atterrare e rimane aggrappato ad una trave, sospeso nel vuoto. Il replicante Roy Batty (Rutger Hauer personifica un sofisticato automa dalle sembianze umane, nella finzione rappresenta lo stadio evolutivo più avanzato dei robot essendo un automa difficilmente distinguibile dagli umani) lo raggiunge e, invece di ucciderlo, lo tira su e lo mette in salvo, dimostrando sentimenti tipicamente umani di pietà e compassione. Nel celebre monologo ("Io ho viste cose..."), l'automa dimostra l'accettazione della morte di fronte all'umano Deckard, impaurito per la sua sorte ("[...] bella esperienza vivere nel terrore, vero? In questo consiste essere uno schiavo [...]"). Il dramma della morte di un essere umano racchiuso in un minuto di grande intensità. Dove vanno a finire i nostri ricordi dopo la morte? Si perdono come lacrime nella pioggia...
"Io ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire".
"I've seen things you people wouldn't believe. Attack ships on fire off the shoulder of Orion. I watched c-beams glitter in the dark near the Tannhauser Gate. All those... moments will be lost... in time, like tears... in rain. Time to die".
Questa scena è giustamente famosa per l'intensità recitativa e per il profondo significato esistenziale espresso tramite una metafora laica e allegorie cristiane... ma il messaggio che si vuole tramandare è un altro. Il replicante (una macchina) dimostra l'accettazione della morte e non ha paura del dopo morte (laicismo): ha sentimenti umani ma in più è libero dalla paura che condiziona gli umani e li rende schiavi. La scena racchiude in se, oltre ai significati metaforici anche suggestioni simboliche che rimandano al cristianesimo: in particolare la colomba che viene liberata è il simbolo della pace ma anche dello "spirito santo" e la mano di Roy Batty (il replicante) che salva Deckart (l'umano) ha un chiodo conficcato, come la mano di "Cristo, il salvatore"; Tannhauser richiama l'omonima opera di Richard Wagner (Tannhäuser) il cui tema chiave è proprio la contrapposizione fra amore sacro e amore profano e la redenzione tramite l'amore.
Le macchine sono viste come un mezzo di salvezza dell'uomo e come una creazione umana capace di umanità al pari dell'uomo. La potenza artificiale della suggestione è legata all'uso dei simbolismi religiosi, presenti nel subconscio di milioni di individui, per richiamare e propagandare la tesi di una esaltazione univoca della scienza e della tecnologia.
Il progetto di robot antropomorfi è legato agli sviluppi dell'intelligenza artificiale e alla possibilità di realizzare calcoli veloci (ottenuti con algoritmi efficienti e potenza di calcolo: ossia quantità di operazioni nell'unità di tempo) oggi realizzati tramite le architetture parallele dei microprocessori. I prossimi anni saranno determinanti per l'introduzione di robot sempre più sofisticati nella nostra vita quotidiana e l'immaginazione potrà essere facilmente superata dalla realtà visto il ritmo dell'evoluzione tecnologica e l'evoluzione esponenziale delle prestazioni dei sistemi elettronici a microprocessore.
Un altro capolavoro del cinema di fantascienza, che arriva ben 17 anni dopo "Blade runner" è "Matrix, USA 1999" diretto dai fratelli Wachowski. Ancora una volta il tema della schiavitù ma questa volta si capovolge il paradigma e l'uomo è schiavo della tecnologia:
"Tu sei uno schiavo Neo! Come tutti gli altri sei nato in catene, sei nato in una prigione che non ha sbarre, che non ha mura, che non ha odore, una prigione per la tua mente!"
Le macchine governano il mondo. Un gruppo di umani ribelli, salvati da una catastrofe nucleare che ha coinvolto l'intero genere umano nella guerra contro le macchine per il dominio della Terra, vivono come topi sottoterra in condotti scavati sotto le città, mentre altri sono stati catturati dalle macchine e utilizzati come fonte di energia (pile) per garantire la sopravvivenza al dominio delle macchine. I ribelli utilizzano un sistema di trasmissione della conoscenza tramite la proiezione d'immagini di esperienza (controllo mentale), una sorta di lavaggio del cervello (brainwashing) controllato, rivelato da déjà-vu (la scena del "gatto nero").
Immagine 2 - Matrix (la scena del gatto nero: rivelazione del controllo mentale tramite dèjà-vu)
Molti di questi temi sono stati sviluppati a più riprese, nella storia del cinema, a partire dal dopoguerra, soprattutto il tema del controllo mentale e dell'ipnosi. Ne troviamo traccia in vari film che, dalla letteratura (da "Giuseppe Balsamo" di Alexandre Dumas padre a "The manchurian candidate" di Richard Condon) portano, sul grande schermo, a film di straordinaria attualità. Il tema principale è il potere e il condizionamento mentale di chi viene indicato (scelto) per incarnare questo potere.
Gli studi sul condizionamento mentale (ipnosi, lavaggio del cervello e programmazione del comportamento) risalgono al secondo conflitto mondiale (progetto MKULTRA) estesi dal medico spagnolo José M. R. Delgado (si veda ad esempio "Physical Control of the Mind, 1969" - ISBN 978-0060110161 - oppure "Radio Stimulation of tha Brain in Primates and Men, 1969") e attualmente supportati da tecnologie e brevetti (si veda, a titolo esemplificativo, su "Google Patents" - il motore di ricerca dei brevetti presentati in USA - usando le parole chiave "influencing subconscious mind"; vedere anche il testo introduttivo "Sappiamo ciò che vuoi, come e perché ci manipolano la mente" di Martin Howard, una guida per restare liberi in un mondo dominato dal marketing, in particolare pp. 178-185).
Nel film "The IPCRESS file, 1965" di Len Deighton, l'agente speciale britannico Harry Palmer (Michael Caine) deve investigare sul rapimento di uno scienziato condotto oltre cortina. Catturato dai rapitori dell'Est, viene sottoposto al lavaggio del cervello tramite induzione ipnotica.
Nel film di Daniel Monzon "The Kovak Box (Controllo mentale), 2006" si immagina l'esistenza di un gruppo occulto in grado di far suicidare gli oppositori politici, innescando il comportamento autodistruttivo (mediante attivazione acustica: con una musica trasmessa via telefono cellulare). Il titolo si rifà alla scatola di Skinner (Skinner's Box) e alla tecnica psicologica del condizionamento operante.
Ancora con il controllo mentale (vedere ad esempio “Mind-Control: the ultimate 'Brave New World' by Dr. Nick Begich, Earthpulse Press, Inc. 2005”) a distanza, attuato con le finalità dello spionaggio industriale, come immaginato in "Cypher, USA 1999" di Vincenzo Natali.
Immagine 3 - Cypher (Vincenzo Natali, USA 1999), la scena del brainwashing di gruppo
Di un tema meno concreto e più fantascientifico si parla a partire da "Scanners, CAN 1981" di David Cronenberg; si parla di telepatia bidirezionale (naturale, senza supporti elettronici) che in realtà non è mai stata documentata, ma è diventato reale l'uso di onde acustiche dissuasive (non lethal weapon - armi non letali) e l'uso di onde ipersoniche (a titolo esemplificativo si veda "Inaudible High-Frequency Sounds Affect Brain Activity: Hypersonic Effect, Oohashi Tsutomu et al., The American Physiological Society 2000"), di onde con effetti acustici sul cervello, oltre al pilotaggio mentale di apparati supportato dall'amplificazione del segnale mentale (attualmente usato in videogiochi e in apparati di supporto alle disabilità; esistono inoltre progetti militari per il pilotaggio di aerei e sono crescenti i brevetti per uso domotico).
Nel film tedesco "Cuore di vetro (Herz aus Glas, 1976)" diretto da Werner Herzog e ambientato nella Baviera del XVIII secolo, la maggior parte del cast ha recitato in stato di ipnosi.
Dei sogni e della loro manipolazione si parla in film di vari generi, come ad esempio in "Inception, USA 2010" di Christopher Nolan dove l'introspezione viene utilizzata per il furto di informazioni; si parla di cancellazione della memoria, in modo leggero e divertente in "Se mi lasci ti cancello, USA 2004" di Michel Gondry, ma il tema è tutt'altro che leggero; di riprogrammazione della personalità in ambito spionistico si parla in "The Burne Identity, 2002" di Doug Liman, per creare killer ai quali vengono fatti dimenticare gli omicidi tramite lavaggio del cervello e cancellazione della memoria.
Immagine 4 - The Truman Show (Peter Weir USA 1998)
Di controllo totale si parla in "The Truman Show, USA 1998" di Peter Weir, nel quale un individuo viene spiato per tutta la sua vita, circondato da attori che impersonano ruoli, al fine di condizionarne il comportamento e documentarlo in uno show televisivo: l'antico sogno faustiano del controllo totale degli individui!
Il tema della manipolazione mentale di singoli e delle masse è un tema di grande importanza e nel 1999 la relazione della "Commissione Olsson" della Comunità Europea affronta per esteso varie tematiche tra le quali quella della "messa al bando globale di tutte le ricerche e di tutti gli sviluppi, sia militari che civili, volti ad applicare le conoscenze del funzionamento del cervello umano nel settore chimico, elettrico delle vibrazioni sonore o altro..." (EC 14011999, punto 30 pag. 11).
Facciamo qualche passo indietro...
Un altro film veramente interessante è "Operazione diabolica (Seconds, USA 1966)" di John Frankenheimer, da non perdere: un'organizzazione segreta offre, dopo la "morte apparente" dell'interessato, una nuova vita e una diversa identità. Tra le persone che accettano il trattamento c'è un industriale (che subisce un cambiamento d'identità tramite un intervento chirurgico - un trapianto della pelle del viso - interpretato da Rock Hudson, dopo la trasformazione) perché vuole cambiare radicalmente la propria vita... ma le cose non andranno come si aspettava. Un altro importante film dello stesso regista è "Va' e uccidi (1962)", sul condizionamento ipnotico.
Immagine 5 - Seconds aka Operazione diabolica (John Frankenheimer, USA 1966)
Nel magnifico film "La conversazione, USA 1974" di Francis Ford Coppola, un investigatore privato (Gene Hackman) viene incaricato di seguire e spiare una coppia di individui. Lo specialista in intercettazioni usa un sofisticato armamentario (per l'epoca) consistente in microfoni direzionali (parabolici e telescopici), microspie e registratori telefonici, utilizzati insieme a sofisticate strategie di pedinamento e ricognizione audio-video dei due sospettati. Tutte queste tecnologie vengono ancora utilizzate ma hanno acquisito livelli prestazionali notevolmente superiori, grazie alla miniaturizzazione dell'elettronica e al miglioramento della direttività delle antenne oltre alla loro sensibilità.
Immagine 6 - Enemy of the State aka Nemico pubblico (Tony Scott, USA 1998)
Un'interessante carrellata sulla tecnologia disponibile negli anni settanta che fa rabbrividire se confrontata con parte delle tecnologie disponibili già dagli anni '90 e descritte in modo magistrale da Tony Scott in "Enemy of the State (in Italia noto come "Nemico Pubblico"),1998": sistemi di tracciamento satellitare basati su GPS (Global Positioning System), visualizzazione geografica tramite satelliti spia, localizzazione cellulare (scanner), riconoscimento automatico di volti e targhe... sono solo alcuni esempi tra i più noti delle tecnologie disponibili attualmente e utilizzate dai servizi di intelligence degli stati così come dai gruppi criminali e sempre più alla portata di chiunque ne comprenda il funzionamento.
Il film "Syriana, USA 2005" di Stephen Gaghan ci permette di avere chiare le potenzialità dei sistemi di controllo satellitare a distanza.
Immagine 7 - The Adjustment Bureau aka I guardiani del destino (George Nolfi, USA 2011)
Nel film di Gorge Nolfi "I guardiani del destino, 2011", ispirato dall'opera di Philip K. Dick si fondono le tecnologie di spionaggio (pedinamento), di controllo mentale (programmazione del comportamento tramite immagini e comandi indotti tramite ipnosi, attivata a distanza) con la fantascienza.
Un altro aspetto che ritroviamo spesso nei film thriller è la modifica del comportamento umano tramite l'uso di farmaci e droghe. Nel film "Control, USA 2004" si parla di farmaci capaci di modificare l'umore e il comportamento (aggressività), così come nel film "Jacob's Ladder, USA 1990" di Ariane Lyne si parla di droghe utilizzate in campo di battaglia per accrescere l'aggressività (informazione smentita dal Pentagono).
Nel film "A scanner darkly (Un oscuro scrutare), USA 2006" di R. Linklater si parla di una droga in grado di produrre personalità multiple. Questo film è stato realizzato in Rotoscope, una tecnica di animazione utilizzata per creare un cartone animato in cui le figure umane risultino realistiche (il grafico/animatore ricalca le scene una ad una a partire da una pellicola filmata in precedenza).
Immagine 8 - A scanner darkly aka Un oscuro scrutare (Robert Linklater, USA 2006)
Nel film "Il serpente e l'arcobaleno, di Wes Craven USA 1988" si parla di una tossina in grado di provocare la morte apparente (Tetradotossina).
Nel più recente "Limitless, USA 2011" di Neil Burger si parla di una droga sintetica in grado di potenziare le capacità cognitive del cervello e, in effetti, esistono svariati studi che si muovono in questo senso (droghe sintetiche).
La realtà virtuale viene trattata in varie pellicole, spesso non all'altezza del tema trattato.
Nel film "S1m0n3 (Simone), USA 2002" di parla di personaggi virtuali e di ologrammi... presenti la prima volta nel film "Il sesto giorno, USA 2000", e della possibilità che la finzione si mescoli con la realtà e prenda il sopravvento sostituendo personaggi veri con personaggio totalmente virtuali ma in grado di ingannare gli spettatori. Il tema è di grande attualità. Questo aspetto si allinea con il tema del doppio del teatro greco e latino e con la ricerca del gemello (o del clone) per i governi tirannici come rappresentato anche nella divertente commedia "Il dittatore, USA 2012" di Larry Charles e in “Viva la libertà, Italia 2013” di Roberto Andò…
Ma questa è un’altra storia!
Nota sulla scelta dei titoli
I titoli citati sono una piccola selezione, tra centinaia di titoli e di trame disponibili, tra quelli che contengono brevi scene o trattano estesamente tematiche legate all'uso distorto della tecnologia in vari ambiti (militare, scientifico, spionistico...). I film sono stati selezionati tra i migliori (più chiari ed aderenti alla realtà oppure con metafore e allegorie che intercettano con maggiore chiarezza ciò che accade nel mondo reale, seppure in forma iperbolica e creativa) prevalentemente di genere fantascientifico e thriller. Sono stati esclusi film fantastici o di fantascienza-fantastica (alieni, magia... e altri temi irrazionali o di pura immaginazione) ove presenti è stato indicato esplicitamente che non hanno un corrispettivo scientifico reale.
La seguente tabella schematizza l'uso di alcune tecnologie attraverso i film nei quali vengono illustrati gli usi e gli abusi, allo scopo di maturare una consapevolezza diffusa sulle devastanti potenzialità che la tecnologia ha raggiunto sino ad ora, con finalità di controllo e di manipolazione dei singoli e delle masse. Nella maggioranza dei casi i film di fantascienza o thriller illustrano in modo iperbolico le applicazioni tecnologiche che in molti casi sono applicazioni reali. Nella lista è presente anche qualche commedia, non sempre all'altezza degli altri film citati, ma con contenuti attinenti.
Ogni immagine, screenshot relativo ad un film protetto da copyright, si ritiene che possa essere riprodotta limitatamente alle voci che riguardano direttamente l'opera, in osservanza dell'articolo 70 comma 1 della legge 22 aprile 1941 n. 633 sulla Protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio, modificata dalla legge 22 maggio 2004 n. 128, poiché trattasi di "riassunto, [...] citazione o [...] riproduzione di brani o di parti di opera [...]" utilizzati "per uso di critica o di discussione", o per mere finalità illustrative e per fini non commerciali, e in quanto la sua presenza non costituisce "concorrenza all'utilizzazione economica dell'opera" ma anzi una pubblicità gratuita dell'opera stessa a vantaggio esclusivo del detentore del copyright. In osservanza del comma 3, deve sempre essere presente la "menzione del titolo dell'opera, dei nomi dell'autore, dell'editore e, se si tratti di traduzione, del traduttore, qualora tali indicazioni figurino sull'opera riprodotta". Tutte le immagini qui riportate non possono essere utilizzate per altri scopi senza il previo assenso dell'azienda o dell'autore titolare dei diritti.
Immagine 9 - In Time (Andrew Niccol, USA 2011)
Immagine 10 - La vita degli altri (von Donnersmarck, Germania 2006)
Filmografia consigliata sul tema della scienza e della fantascienza
Ratoff Gregory - Black Magic (Cagliostro) - Italia USA 1949
John Frankenheimer - Va' e uccidi (The manchiurian candidate) - USA 1962
John Frankenheimer - Operazione diabolica (Seconds) - USA 1966
Michelangelo Antonioni - Blow up - UK Italia 1966
Gorge Lucas - THX1138 - USA 1971
Francis Ford Coppola - La conversazione - USA 1974
Alan J. Pakula - Perché un assassinio (Parallax view) - USA 1974
Werner Herzog - Cuore di vetro (Herz aus Glas) - Germania 1976
David Cronenberg - Scanners - Canada 1981
David Cronenberg - Videodrome - Canada 1983
Wes Craven - Il serpente e l'arcobaleno - USA 1988
Adrian Lyne - Jacob's Ladder - USA 1990
Paul Verhoeven - Atto di forza (Total recall) - USA 1990
David Cronenberg - Il pasto nudo - Canada UK Giappone 1991
Brett Leonard - Il tagliaerbe - USA 1992
Brett Leonard - Virtuosity - USA 1995
David Fincher - The Game 'Nessuna regola' - USA 1997
Richard Donne - Ipotesi di complotto - USA 1997
Tony Scott - Nemico pubblico (Enemy of the State) - USA 1998
Peter Weir - The Truman Show - USA 1998
Josef Rusnak - Il tredicesimo piano - Germania 1999
Andy e Larry Wachowski - Matrix - USA Australia 1999
Vincenzo Natali - Cypher - USA 1999
Roger Spottiswoode - Il sesto giorno - USA 2000
Christopher Nolan - Memento - USA 2000
Joe Chappelle - Takedown - USA 2000
Andrew Niccol - S1m0n3 - USA 2002
Stephen Gondry - Se mi lasci ti cancello - USA 2004
Jonathan Demme - The manchurian candidate - USA 2004
Tim Hunter - Control - USA 2004
Stephen Gaghan - Syriana - USA 2005
Richard Linklater - Un oscuro scrutare 'A scanner darkly' - USA 2006
Timur Bekmambetov - Wanted: scegli il tuo destino - USA 2008
Neil Burger - The illusionist - USA 2006
Cristopher Nolan - Inception - USA 2010
George Nolfi - I guardiani del destino (The Adjustment Bureau) - USA 2011
Neil Burger - Limitless - USA 2011
Andrew Niccol - In Time - USA 2011
Len Wiseman - Total recall - USA 2012
Andrew Niccol - The Host (L'ospite) - USA 2013
Le liste hanno lo scopo dichiarato di favorire professori, insegnanti, operatori dei cineforum e cinefili interessati ai film su un tema specifico. Vi auguro una buona e proficua visione.
Non smettiamo di immaginare un mondo migliore!
Berton (Ex Astronauta):
Vorrebbe distruggere quel che ancora non siamo in grado di comprendere?
Non sono un sostenitore della conoscenza a qualunque costo.
La conoscenza é autentica solo quando é sostenuta dalla morale.
Kris Kelvin:
È l'uomo a rendere immorale la scienza, ricordi Hiroshima.
Berton (Ex Astronauta):
E allora non rendete immorale la scienza!
Andrej Tarkovskij, Solaris, URSS 1972
Leggi, dello stesso autore
Cinema: tra biografia e memoria (terza parte) a cura di Mauro Ennas
Cinema: il lavoro (seconda parte) a cura di Mauro Ennas
Cinema: finzione e realtà a cura di Mauro Ennas
La cultura del cambiamento a cura di Mauro Ennas
Tra ragione e passione a cura di Mauro Ennas
Scarica il file delle recensioni cinema.pdf (scritto nel 2015)
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Categoria: Consapevolezza
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Pubblicato: Martedì, 02 Novembre 2021 09:31
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Scritto da Mauro Ennas
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«L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.»
Articolo 1 della Costituzione della Repubblica italiana
Il tema del lavoro è di grande attualità da quando le politiche economiche hanno evidenziato, con forza dirompente, che è stato tradito il patto di fiducia tra le popolazioni e le loro classi dirigenti. Il tradimento è stato realizzato gradualmente attraverso la metamorfosi antropologica tra capitalismo e finanza piratesca, tra "lavoro+capitale" e azzardo finanziario.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti, concentrazioni di capitale, diminuzione degli investimenti, disoccupazione crescente e stagnazione economica.
Tutto questo sta avendo conseguenze devastanti sullo stato sociale: l'istruzione negata, la sanità per pochi, le clientele nella pubblica amministrazione e nell'università, le ruberie, le combriccole del malaffare, gli evasori fiscali, i corrotti e i corruttori, la giustizia ineguale, la crescente povertà e le crescenti disuguaglianze sociali.
Che ce ne facciamo di questa falsa libertà se non ci sono pari opportunità nell'accesso alle risorse e uguaglianza davanti alla legge? Che ce ne facciamo di questo Stato se non ci sono le tutele contro chi sfrutta posizioni di privilegio per accrescere la sua influenza a discapito degli altri e chi sbaglia non paga mai?
L'altro, brutta bestia, in una società che vorrebbe dirsi libera e aperta, equa e solidale e che nella pratica quotidiana dà forza al suo lato oscuro, quello delle organizzazioni occulte laiche e clericali, che sguazza e vorrebbe continuare a sguazzare nello sfruttamento dell'altro e nei privilegi.
Se una lunga guerra e il lavoro di ricostruzione di milioni di uomini e donne dal dopoguerra ad oggi per ottenere più libertà, più equità e più giustizia, è servito solo ad arricchire pochi privilegiati e a ridurre sul lastrico la maggioranza della popolazione, allora non è servita a niente e le nuove generazioni dovranno forse trovare una nuova soluzione, una soluzione migliore.
I film che vi propongo, in questa carrellata, sono leggeri e duri, fantastici e iper-realistici: la loro visione accrescerà la nostra capacità di analizzare il mondo da più punti di vista, da quello del pensionato truffato e vilipeso, dall'operaio al dirigente di fabbrica licenziati e marginalizzati, dal figlio di operaio al precario in lotta per trovare un posto nella società.
Uomini e donne intelligenti e sensibili che sentono la società non come un vantaggio, tipico dell'appartenenza a un gruppo sociale o a un territorio (un destino comune), ma in solitudine, quella putrescente solitudine segno di un deterioramento delle costruzioni sociali della cultura contemporanea, che vede molti individui come appendici di una televisione e/o di un telefono, non più parte di nessun meccanismo decisionale e creativo, neppure se li riguarda direttamente.
Ogni storia, tra realtà e finzione, apre un nuovo scenario, apre una possibilità spesso solo immaginata, ma reale o realistica. Possibile.
Come ho già espresso, nella prima parte, non vi consiglierò capolavori (esclusi rari casi) ma film significativi che parlano chiaro e riescono a rappresentare ciò che conosciamo già e ciò che non abbiamo neanche immaginato, perché estremi discronici di possibilità che non vorremmo mai sperimentare nella vita reale.
Il primo film che vi propongo è un documentario, ottimista e rivoluzionario che ben rappresenta le capacità e la forza di uomini e donne uniti nella costruzione del proprio destino. La riappropriazione dei mezzi di produzione e la costruzione di una società giusta e fondata sul lavoro. La nuova consapevolezza condivisa attraverso patti chiari e solidali, nella nuova visione del mondo dove chi produce vuole produrre per vivere non vivere per produrre. Un documentario di grande impatto emotivo (The Take 'la presa', Naomi Klein e Avin Lewis, Canada 2004) che narra la lezione Argentina, ovvero la riappropriazione popolare del lavoro. "Fabbriche abbandonate, crepe nel cemento, macchine arrugginite. Ma tra le macerie sta crescendo qualcosa. Ritorna il lavoro, anzi è la gente a riprenderselo. Il nuovo motto: occupare, resistere, produrre." [Naomi Klein]
Mammuth (G. de Kervern e B. Delépine, Francia 2010)
In "Mammuth" (Francia, 2010) un pensionato cerca di ricostruire la sua carriera lavorativa con grande difficoltà. Lo stravagante Serge (interpretato da Gérard Depardieu) va in pensione, il suo impiego come macellaio è l'ultimo di una lunga serie. La sua grande memoria e la determinazione fanno a pugni col suo senso pratico che lo allontana dalla cruda realtà. I suoi precedenti datori di lavoro non hanno mai versato i suoi contributi previdenziali, ed ora per regolarizzare la sua situazione è costretto ad intraprendere un viaggio a ritroso nel tempo alla guida della sua moto (Münch Mammuth).
Di rilievo anche "La nostra vita" (Italia, 2010). Il protagonista è Claudio (Elio Germano) è un operaio edile che vive alla periferia di Roma con Elena e i loro due figli. Si amano sinceramente e nella loro semplicità hanno costruito un rapporto solido di reciproche attenzioni e di complicità che sembra averli messi al riparo dalle insidie della vita. Lui è un sorvegliante nei cantieri edili ed ha rapporti quotidiani con i muratori, per lo più clandestini e che lavorano in nero. Un incidente mette i crisi il sistema di certezze sul quale aveva costruito la sua vita.
"Generazione 1000 euro" è una divertente commedia (Italia, 2009) nella quale Matteo, brillante trentenne neolaureato in matematico, lavora per un'importante azienda nel settore marketing, convive con Francesco, appassionato di cinema e di playstation. La nuova direttrice dell'azienda di Matteo, Angelica sconvolgerà la vita di Matteo costringendolo a mettersi davanti alle serie responsabilità della sua vita.
A l'origine (Xavier Giannoli, Francia 2009)
Nel film "All'origine" (A l'origine di Xavier Giannoli, Francia 2009) la realtà supera la finzione. Paul, ex detenuto per truffa, viene a conoscenza di una zona nella quale i lavori per la costruzione di un'autostrada sono da tempo bloccati e decide di concorrere a far riprendere i lavori falsificando tutti i documenti necessari per ottenere macchine, attrezzature e materiali. In questo modo riesce ad ottenere la fiducia della gente del posto che intravede una prospettiva economica reale... le cose, all'inizio, sembrano procedere bene e in modo efficiente. Il film ha preso spunto da un fatto di cronaca.
Tutta la vita davanti (Paolo Virzì, 2008)
Lavoro e vita da precari sono ben rappresentati in "Tutta la vita davanti" (Paolo Virzì, 2008). Marta si è laureata a pieni voti in filosofia e cerca un lavoro. La sua ambizione è quella di ottenere un posto come ricercatrice, ma non è facile e bisogna comunque vivere e quindi, nell'attesa dei risultati del concorso, cerca un lavoro qualunque. È sola, il suo compagno è lontano (negli Stati Uniti con un assegno di ricerca); trova un impiego come baby-sitter, ma in breve tempo si accorge che deve assolutamente guadagnare di più per potere essere indipendente. Segue il consiglio dall'amica Sonia e si rivolge alla società di vendite per corrispondenza nella quale lavora anche l'amica, entra nel team del clienti.
Louise Michel (G. Kervern e B. Delépine, Francia 2008)
Alla chiusura di una fabbrica le operaie decidono di rivalersi sul proprietario (Louise Michel di G. Kervern e B. Delépine, Francia 2008). Un gruppo di operaie ha paura che ci possa essere una riduzione del personale. I proprietari cercano di tranquillizzarle ma hanno in serbo ben altro. Il giorno dopo l'ultimo colloquio con i proprietari scoprono che la loro fabbrica è stata completamente smantellata e trasferita nella notte (delocalizzazione). Il padiglione è vuoto, macchinari, uffici e l'intera direzione. Dopo il doloroso sconcerto iniziale le donne si radunano per trovare una soluzione adeguata.
Ken Loach in un film duro e rigoroso descrive la moderna libertà di sfruttare i deboli (In questo mondo libero, UK 2007). Angie lavora, con profitto, come impiegata di un'agenzia di collocamento, non ha avuto una vita semplice ma è riuscita sempre ad andare avanti con coraggio. Dopo essere stata licenziata per avere reagito ad una prevaricazione si rende conto che è arrivato il momento di dare una svolta alla sua vita. Così, insieme alla sua coinquilina Rose, riesce ad aprire una nuova agenzia del lavoro per collocare i numerosissimi immigrati in cerca di un'occupazione. L'inizio è, come sempre, lastricato di buoni propositi.
Il cacciatore di teste (Costantin Costa-Gavras, Francia 2005)
Ancora un film francese, Costantin Costa-Gavras (Il cacciatore di teste, Francia 2005) ci spiega come superare la concorrenza con ogni mezzo. Dirigente di una fabbrica di carta, Bruno D. viene improvvisamente licenziato a causa di una fusione aziendale con conseguente "delocalizzazione" degli interessi della società acquirente. Bruno non si preoccupa, è ancora giovane e competente ed è convinto di trovare un lavoro simile. Tre anni dopo è al punto di partenza ma è convinto a sopravvivere ed di utilizzare tutte le armi possibili per garantire a se e alla sua famiglia la sopravvivenza. "C'erano solo cinque candidati dotati di titoli, carriera e soprattutto esperienza. Mi sembravano se non migliori, almeno al mio livello... Mi venne un'idea folle". Il film tratta l'imbarbarimento del mercato del lavoro con una storia iperbolica in grado di evidenziare la tendenza distruttiva dei rapporti sociali nella società contemporanea.
La febbre (Alessandro D’Alatri, Italia 2005)
Impiego pubblico, sogno e dannazione (La febbre, A. D'Alatri, 2005 ). Mario, orfano di padre, ha trent'anni ed è un ragazzo sveglio e pieno di entusiasmo. Il suo sogno, condiviso con i suoi amici, è quello di aprire un dancing... ma suo il "destino" lavora a sua insaputa e lo raggiunge la lettera di assunzione al Comune della sua città, come geometra, posizione per ottenere la quale il padre si era prodigato con energia prima di morire.
Un film leggero ma non superficiale (Volevo solo dormirle addosso, E. Cappuccio, 2004). La reificazione dell'individuo ossia come gestire uomini e cose allo stesso modo. Marco è un giovane dipendente di una multinazionale, opera nel settore delle risorse umane come formatore del personale, attira l'attenzione dei dirigenti, con la mediazione del suo direttore (Giorgio) che ne comprende le ambizioni e le potenzialità. Marco viene inserito nell'organigramma e messo alla prova sfidandolo a licenziare 25 colleghi nella prima fase di ristrutturazione dell'azienda... Marco non si tira indietro, anzi...
Mi piace lavorare 'Mobbing' (Francesca Comencini, Italia 2004)
Tortura e lavoro (Mi piace lavorare 'Mobbing', F. Comencini, 2004). Anna, separata, si prende cura della piccola Morgana, sua figlia, e di un anziano genitore malato in una casa di riposo che lo ospita. Anna lavora nella segretaria contabile di un'azienda e svolge il suo lavoro con dedizione, tanto da stimolare piccole invidia da parte delle colleghe. La sua vita semplice e ritmata da impegni e responsabilità viene turbata dalle attenzioni della direzione dell'azienda per la quale lavora.
Il posto dell’anima (Roberto Milani, Italia 2003)
Il posto dell'anima (R. Milani, 2003) è una storia contemporanea: una multinazionale d'oltre oceano, che lavora nel settore della produzione di pneumatici, decide di chiudere le produzioni in Italia per tentare di ridurre i costi e spostare la produzione in zone economicamente favorevoli (delocalizzazione). Gli operai iniziano la lotta con iniziative di ogni genere. I contrasti tra operai, impiegati e i responsabili sindacali si propagano all'interno delle famiglie, all'interno delle mura domestiche. La comparsa di gravi casi di malattia, dovuta alle condizioni di produzione, farà da collante in un seppur tragico epilogo.
Fernando Leon de Aranoa (I lunedì al sole, Spagna 2002)
Un grande film spagnolo di Fernando Leon de Aranoa (I lunedì al sole, Spagna 2002), narra Ie storie dei ‘senza speranza’, i disoccupati prodotti dalla crisi economica, disoccupati da cinque anni per la chiusura di un cantiere navale. Santa, José, Lino e Amador s'incontrano nel bar di Rico, anche lui costretto a reinventare la propria vita con coraggio e poca fortuna. Vite distrutte, solitudine e indifferenza rendono le loro giornate un tormento, per alcuni insopportabile, nonostante un sorriso amaro solchi i loro visi induriti dal sole. Una lezione di rabbia e dignità del cinema spagnolo.
Identità, integrazione, sacrificio, amore: questi i temi principali di "Piccoli affari sporchi" del regista britannico Stephen Frears (UK, 2002). Disconoscimento, emarginazione, sfruttamento, furore e odio. Una sintesi esplosiva di forze antagoniste che plasmano e piegano i destini di alcuni dei protagonisti, unknown del sottosuolo londinese, del dramma di Stephen Frears. Tutto sembra semplice e scontato ma niente è come appare, le regole sono assenti e la giungla civile entra in competizione con quella africana, con chi i leoni li ha visti solo alla televisione ed ora ha a che fare con bestie più pericolose perché accettate e quasi giustificate dal sistema che alimentano. Orrore e leggerezza senza limite.
Vincent, padre di tre figli, viene licenziato dal suo impiego di consulente finanziario (A tempo pieno, Laurent Cantet, Francia 2001). Egli però non trova il coraggio di riferire l'accaduto alla sua famiglia, anzi si inventa una vita parallela fatta di viaggi di lavoro all'estero e, per garantire uguale tenore di vita ai suoi cari, convince degli amici a prestargli dei soldi con la scusa di fantomatici investimenti. (Wikipedia)
Tempo pieno (Laurent Cantet, Francia 2001)
Disperazione creativa nella commedia francese di F. Veber (L'apparenza inganna, 2001). François Pignon (Daniel Auteuil) si trova in una profonda crisi perché la moglie lo ha appena lasciato e il figlio adolescente lo ignora, oltre che per il fatto che la ditta nella quale lavora vuole licenziarlo. Tenta il suicidio per disperazione, ma un vicino di casa lo salva e lo aiuta a risolvere i suoi problemi, proponendogli di fingersi omosessuale. Una commedia degli equivoci ricompone gli animi...
Paul, Mick e gli altri (Ken Loach, UK 2001)
Racconta la storia di cinque ferrovieri dello Yorkshire che affrontano la privatizzazione del servizio ferroviario di manutenzione per il quale lavorano (Paul, Mick e gli altri, K. Loach, UK 2001). Saranno costretti a confrontarsi con la precarietà e l'insicurezza del nuovo mercato del lavoro. Il film fu ispirato dal fallimento delle società ferroviarie Connex South Central e the Connex South Eastern. La società Connex perse la concessione per entrambe le linee ferroviarie per la cattiva gestione. (Wikipedia)
Bread and roses (Ken Loach, USA 2000)
Vite al confine (Bread and roses, K. Loach, USA 2000). Tra Stati Uniti e Messico la giovane Maya passa nelle mani dei "contrabbandieri di clandestini", che dietro compenso promettono una speranza ai senza futuro. La giovane riesce ad entrare negli Stati Uniti e trova un impiego come donna delle pulizie negli uffici dell'azienda nella quale lavora anche la sorella Rosa. La precarietà del lavoro e la violazione dei diritti sindacali le faranno scoprire un mondo di soprusi e di sfruttamento legalizzato, il lato oscuro dell'altra America, quella colma di promesse non mantenute che scalcia per emarginare un'altra volta chi da sempre vive ai margini.
Risorse umane (Laurent Cantet, Francia 1999)
Il costo della riorganizzazione (Risorse umane, L. Cantet, Francia 1999). Frank, laureatosi in Economia Aziendale, ritorna a casa per frequentare uno "stage" nella fabbrica nella quale lavora il padre. Assegnato al reparto delle Risorse Umane tenta di fare approvare il suo piano di riorganizzazione del lavoro e la riduzione dell'orario a 35 ore settimanali, ma ben presto si accorge che l'unico obiettivo dell'azienda è quello di ridurre il personale sfruttando il suo progetto per licenziare alcuni lavoratori tra i quali suo padre.
Rosetta (Jean-Pierre e Luc Dardenne, Francia/Belgio 1999)
"Rosetta" (Jean-Pierre e Luc Dardenne, Francia/Belgio 1999) è una giovane ragazza che vive insieme alla madre alcolista in un parcheggio per roulotte alla periferia di Liegi. La sua misera condizione si aggrava quando perde il lavoro. La sua esistenza è stata sempre una continua lotta per la sopravvivenza, infelice, ingiusta e inaccettabile. Rosetta non vuole essere intimamente diversa da ciò che è sempre stata, non vuole rinunciare alla propria onestà e umanità per essere vinta e offesa da chi ha deciso per lei quale deve essere la sua condizione per il resto della vita. Ha solo sedici anni e tutto ciò per lei è davvero troppo.
Quando la casa editrice 'Random House’ organizza un tour in giro per gli Stati Uniti per la promozione del libro 'Downsize This!', Michael Moore (The big one, M. Moore, USA 1998) decide di riunire una troupe leggera e di cogliere l'occasione di questo viaggio per girare un nuovo documentario sul tema del libro, il "ridimensionamento" delle grandi Corporation statunitensi che, malgrado gli enormi profitti, chiudono le loro fabbriche nel paese e spostano la produzione all'estero, per ridurre i costi grazie alla manodopera più economica e accrescere ulteriormente i ricavi, compiendo quelli che secondo Moore sono atti di "terrorismo economico" [...] (Wikipedia)
Incoscienza di classe in "Ovosodo" di Paolo Virzì (1997). Piero Mansani (Edoardo Gabbriellini) è il protagonista della storia, ambientata principalmente nel rione popolare "Ovosodo" di Livorno (da cui prende nome il film), in cui è nato nel 1974. Fin da bambino scopre il dolore per la morte della madre, per ritrovarsi nel mondo degli adulti fatto di scoperte, disillusioni e primi amori. Nella sua professoressa Giovanna (Nicoletta Braschi), Piero trova la persona che più gli sta vicino, lo capisce, gli presta romanzi che lui divora; il giovane certamente non può contare invece sull'appoggio della sua famiglia, composta da un padre ex portuale che entra e esce di galera, dalla matrigna Mara (nevrotica e insoddisfatta) e dal fratello ritardato. (Wikipedia)
Mai darsi per vinti. Gaz e Dave, due disoccupati di Sheffield, si ingegnano per trovare degli espedienti per tirare avanti (The full Monty, P. Cattaneo, UK 1997). Provano tra l'altro a rubare delle travi di acciaio da una acciaieria ormai chiusa. Ma quando Gaz rischia di perdere la custodia del figlio poiché è in arretrato con le spese di mantenimento della ex moglie, pensa ad una soluzione un po' drastica per tirarsi fuori da quel problema. Ispirato da un gruppo di spogliarellisti professionisti che si esibiscono in città, ha l'idea di dar vita ad uno spettacolo di spogliarello coinvolgendo altri disoccupati. Lo spettacolo sarà un successo. (Wikipedia)
Grazie Signora Thatcher, (M. Herman, UK 1996)
Il film è ambientato a Grimley, un paese immaginario dello Yorkshire dei primi anni novanta (Grazie Signora Thatcher, M. Herman, UK 1996) e tratta le difficoltà che si trova a fronteggiare la Grimley Colliery Band, composta principalmente dai minatori locali, quando si ritroveranno disoccupati con la minacciata chiusura della miniera decisa dalla politica dal governo conservatore dell'epoca, guidato della signora Thatcher.
Con la chiusura della miniera rischia la fine anche la storica banda locale. I minatori-musicisti sono disillusi. Di giorno prendono parte agli scioperi per evitare la chiusura, ma oramai con poca convinzione, essendo profondamente segnati dalla sconfitta di uno sciopero precedente (quello del 1984). Di sera si riuniscono per provare ma con la consapevolezza che una volta chiusa la miniera saranno costretti a cessare anche l'attività musicale. (Wikipedia)
Il minimalismo mistico di Kaurismaki colpisce per l'essenzialità dei contenuti e per l'umorismo tragico e disilluso ma pieno di speranza (Nuvole in viaggio, A. Kaurismäki, Finlandia 1996), che nella sua perenne contraddizione anima i suoi personaggi. Ilona lavora da capo cameriera al Dubrovnik, suo marito Lauri fa l'autista. Entrambi perdono il lavoro, proprio quando la stabilità economica sembrava raggiunta. Tra mille difficoltà e con molto impegno cercano di ricostruire il frammenti delle certezze spazzate via dalla tempesta di eventi che li ha portati alla deriva, finché il vento gira e gonfia le vele.
Ambientato a Manchester, "Piovono pietre" (K. Loach, UK 1993) è la storia del disoccupato Bob che improvvisa gli espedienti più vari per vivere (come rubare una pecora da macellare per vederne la carne o rubare le zolle erbose di un esclusivo club di golf) ma dovrà alla fine ricorrere al prestito di un usuraio per comprare il vestito della prima comunione alla figlia. Sarà involontariamente responsabile della morte dello strozzino e sarà assolto da padre Barry. (Wikipedia)
Il coraggio degli onesti. Karen Silkwood (Silkwood, M. Nichols, USA 1983) lavora come operaia metalmeccanica all'impianto metallurgico di Kerr-McGee Cimarron Fuel Fabrication Site a Crescent, in Oklahoma: nella fabbrica si producono le tubazioni per plutonio liquido delle centrali nucleari. Un'attività che comporta il pericolo costante di esposizioni alle radiazioni. Divide la casa con due colleghi di lavoro: il suo ragazzo Drew Stephens e l'amica lesbica Dolly Pelliker. Karen, per colpa di un passato a base di alcol e droga, si è divisa dal marito e combatte con gli avvocati per avere la custodia dei tre figli. (Wikipedia)
Ispirato alla vera storia del sindacalista Jimmy Hoffa (F.I.S.T., N. Jewison, USA 1978), il film racconta le vicende personali, la carriera, le lotte e la tragica fine di Johnny Kovak, un lavoratore che, grazie al suo carisma e all'ascendente sui suoi colleghi, diventa un capo sindacale. Contrastato con violenza dai suoi datori di lavoro, per organizzare un duro sciopero Johnny chiede aiuto alla mafia, ma questa sua scelta condizionerà la sua carriera e la sua vita. (Wikipedia)
La classe operaia va in paradiso (Elio Petri, 1972)
Consapevolezza dello sfruttamento. L'operaio milanese Lulù Massa (Gian Maria Volonté), lavoratore a cottimo per mantenere due famiglie; odiato dai compagni e amato dal padrone, finché un incidente gli fa perdere un dito (La classe operaia va in paradiso, Elio Petri, 1972). Il passaggio da lavoratore modello a contestatore è rapido, perde il posto e la convivente e ad un tratto si ritrova solo. Viene riassunto grazie al sindacato e inizia la profonda presa di coscienza della sua condizione e si accorge di non essere solo. [Palma d'oro a Cannes ex aequo con Il caso Mattei] (Wikipedia)
Nei pozzi petroliferi del Venezuela (Vite Vendute, H. G. Clouzot, Francia 1953) quattro uomini vengono ingaggiati col compito di trasportare due carichi di nitroglicerina che serviranno a far saltare un pozzo, per spegnere un grosso incendio che blocca la produzione. Fanno da cornice la miseria e la speranza degli immigrati pronti a tutto pur di guadagnare un salario al duro prezzo della paura e della vita.
La sceneggiatura di Elio Petri propone la cronaca di un incidente (Roma ore 11, G. De Santis, Italia 1952). Nell'attesa per la selezione per un posto di segretaria, le decine di aspiranti si accalcano su una scala che cede. Il finale tragico si rifà ad un fatto di cronaca.
Infine tre capolavori del cinema internazionale. Il primo è uno dei capolavori senza tempo di John Ford (Furore, J. Ford, USA 1940): tra crisi economica e lotta per la sopravvivenza, giustizia e libertà. Segue la sintesi magistrale della prima rivoluzione industriale di Charlie Chaplin (Tempi moderni, C. Chaplin, USA), capolavoro indiscusso e imperdibile.
Infine la prima lucida distopia che anticipa la massificazione e il disastro della II guerra mondiale (Metropolis, F. Lang, Germania, 1927). Nessun commento sugli ultimi tre film che ognuno, se non l'ha già fatto, dovrebbe trovare il tempo di vedere!
Il Posto di Ermanno Olmi (Italia 1961)
I compagni di Mario Monicelli (Italia 1963)
Vi propongo alcune liste di film sul tema del lavoro: tutti film di grande valore che vi faranno risparmiare tanto tempo di ricerca e selezione. Buona visione!
Filmografia consigliata sul tema del lavoro
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Metropolis, F. Lang, Germania, 1927
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Tempi Moderni, C. Chaplin, USA 1936
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Furore, J. Ford, USA 1940
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Roma ore 11, G. De Santis, Italia 1952
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Vite vendute, H. G. Clouzot, Francia 1953
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Il Posto, E. Olmi, Italia 1961
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Accattone, P. P. Pasolini, Italia 1961
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Un uomo da bruciare, V. Orsini, fratelli Taviani, Italia 1962
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I compagni, M. Monicelli, Italia 1963
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Chi lavora è perduto, Tinto Brass, Italia 1963
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La classe operaia va in paradiso, E. Petri, Italia, 1972
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Pane e cioccolata, F. Brusati, Italia 1974
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Jonas che avrà vent'anni nel 2000, A. Tanner, Svizzera 1976
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Tuta blu, P. Schrader, USA 1978
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Palermo or Wolfsburg, Werner Schroeter, Germania 1980
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Silkwood, M. Nichols, USA 1983
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Piovono Pietre, K. Loach, UK 1993
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Grazie Signora Thatcher, M. Herman, UK 1996
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Nuvole in viaggio, A. Kaurismäki, Finlandia 1996
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Ovosodo, P. Virzì, Italia 1997
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The full Monty, P. Cattaneo, UK 1997
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The big one, M. Moore, USA 1998
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Risorse umane, L. Cantet, Francia 1999
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Impiegati ... male! (Office Space), Mike Judge, USA 1999
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Rosette, Jean-Pierre e Luc Dardenne, Francia/Belgio 1999
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Bread and roses, K. Loach, USA 2000
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Paul, Mick e gli altri, K. Loach, UK 2001
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A tempo pieno, L. Cantet, Francia 2001
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L'apparenza inganna, F. Veber, Francia 2001
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I lunedì al sole, F. Leon de Aranoa, Spagna 2002
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Piccoli affari sporchi, S. Frears, UK 2002
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Il posto dell'anima, R. Milani, Italia 2003
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The Take 'La presa', N. Klein e Avin Lewis, Canada 2004
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Mi piace lavorare 'Mobbing', F. Comencini, Italia 2004
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Lavorare con lentezza, Guido Chiesa, Italia 2004
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La febbre, A. D'Alatri, Italia 2005
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Il cacciatore di teste, C. Costa-Gavras, Francia 2005
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In questo mondo libero, K. Loach, UK 2007
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Louise Michel, G. de Kervern e B. Delépine, Francia 2008
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Tutta la vita davanti, P. Virzì, Italia 2008
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Generazione 1000 Euro, M. Venier, Italia 2009
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Crossing Over, K. Wayne, USA 2009
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A l'origine, Xavier Giannoli - Francia 2009
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Mammuth, G. de Kervern e B. Delépine, Francia 2010
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La nostra vita, D. Luchetti , Italia 2010
Tempi Moderni, Charlie Chaplin (USA 1936)
Furore, John Ford (USA 1940)
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A che servono questi quattrini? (1942) diretto da Esodo Pratelli
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Il ferroviere (1955) di Pietro Germi
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Lotte in Italia (1970) realizzato dal Gruppo Dziga Vertov (J. L. Godard e J. P. Gorin)
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Un incendio visto da lontano (1989) di Otar Iosseliani
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Riff-Raff - Meglio perderli che trovarli (1991), diretto da Ken Loach
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Americani (Glengarry Glen Ross, 1992) di James Foley
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Giovani carini e disoccupati (1994), regia di Ben Stiller
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Clerks - Commessi è un film del 1994 di Kevin Smith
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"Mondo grua" (1999) di Pablo Trapero
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El metodo (Il metodo, 2005) di Marcelo Piñeyro
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Bubble (2005) di Steven Soderbergh
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La cospirazione (The Constant Gardener, 2005) diretto da Fernando Meirelles
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Fast Food Nation (2006) diretto da Richard Linklater
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Signorina Effe (2007) di Wilma Labate
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The Company Man (2010) di John Wells
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The dark side of chocolate (2010) di Mike Mistrati
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We Want Sex (Made in Dagenham, 2010) di Nigel Cole
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Il pane a vita (2011), regia di Stefano Collizzoli
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Il gioiellino (2011) di Andrea Molaioli
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Cosmopolis (2012) di David Cronenberg
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L'intrepido (2013), regia di Gianni Amelio
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Il sale della terra (2014) diretto da Juliano Ribeiro Salgado e Wim Wenders
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Scusate se esisto! (2014), regia di Riccardo Milani
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Smetto quando voglio (2014), regia di Sydney Sibilia
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Due giorni e una notte (2014), regia di Jean-Pierre e Luc Dardenne
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The True Cost (il lato oscuro della moda, 2015) di Andrew Morgan
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La legge del mercato (2015), regia di Stéphane Brizé
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La grande scommessa (2015) di Adam McKay
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Louisiana (The Other Side, 2015) diretto da Roberto Minervini
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Io, Daniel Black (2016), regia di Ken Loach
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Gli ultimi saranno ultimi (2016), regia di Massimiliano Bruno
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7 minuti (2016), regia di Michele Placido
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MERCI PATRON! (2017) Regia di Francois Ruffin
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L'altro volto della speranza (Toivon tuolla puolen, 2017) di Aki Kaurismäki
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Il tuttofare (2018), regia di Valerio Attanasio
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In guerra (En guerre, 2018) diretto da Stéphane Brizé
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Sorry we missed you (2019) di Ken Loach
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Lavoro a mano armata (2020), mini serie tv ideata da Gilles de Verdière e Ziad Doueiri
Richard Linklater, Fast food Nation (USA 2009)
Tuttofare, Valerio Attanasio (Italia 2019)
Documentari su temi economici e del lavoro
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The big one, M. Moore, USA 1998
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The Corporation, Mark Achbar e Jennifer Abbott, Canada 2003
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Enron: The Smartest Guys in the Room, Alex Gibney, USA 2003
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The Take 'La presa', Naomi Klein e Avin Lewis, Canada 2004
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Diario del saccheggio, Fernando E. Solanas, Argentina 2004
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La dignità degli ultimi, Fernando E. Solanas, Argentina Brasile Svizzera 2005
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Interviste con il futuro, Beppe Grillo, Italia 2006
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Una scomoda verità (An Inconvenient), Davis Guggenheim, USA 2006
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Zeitgeist Addendum, Peter Joseph, USA 2008
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Home, Yann Arthus-Bertrand, Francia 2009
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Capitalism: a love story, Michael Moore USA 2009
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The Shock Doctrine, Mat Whitecross e Michael Winterbottom, Canada 2009
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Inside Job, Charles Ferguson, USA 2010
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Debtocracy, Katerina Kitidi e Aris Hatzistefano, Grecia 2011
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Too Big to Fail 'Il crollo dei giganti', Curtis Hanson, USA 2011 (film documento HBO)
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Zeitgeist: Moving Forward, Peter Joseph, USA 2011
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American Factory, Steven Bognar e Julia Reichert, USA 2019
The Take (La presa) regia di Naomi Klein e Avin Lewis (Canada 2004)
The Corporation, Mark Achbar e Jennifer Abbott, Canada 2003
Le liste hanno lo scopo dichiarato di favorire professori, insegnanti, operatori dei cineforum e cinefili interessati ai film su un tema specifico.
Vi auguro una buona e proficua visione.
Non smettiamo di immaginare un mondo migliore!
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